Tanti auguri, Tony Iommi!
Il chitarrista e fondatore dei Black Sabbath compie oggi 70 anni. Infatti, Tony Iommi è nato il 19 febbraio del 1948 a Birmingham, nell’Inghilterra centrale. Il leader dei Black Sabbath è sicuramente una delle figure più importanti della musica e dell’heavy metal. Molti compositori e musicisti lo ritengono un’ispirazione essenziale per la loro musica. E’ stato in grado di tener saldi i Black Sabbath anche nelle numerose difficoltà per la formazione. Abbiamo selezionato 10 curiosità per onorare la sua figura.
1) Ha origini italiane; suo padre, infatti, Anthony Frank, è nato in Brasile da genitori italiani. I suoi nonni erano originari di Frosinone ma sono emigrati, poi, nell’America Latina. Sua madre, invece, Sylvia Maria Valenti, è nata a Palermo, figlia di proprietari di vigneti.
2) Si ispira a Hank Marvin, chitarrista britannico e leader della band Shadows. Fu la prima band che, in adolescenza, Tony Iommi ascoltò. In effetti, l’approccio con la musica ci fu proprio ascoltando i britannici, ma non solo: l’inglese è cresciuto ascoltando prevalentemente jazz e blues.
3) La sua esperienza con i Jethro Tull non fu delle più rosee. Quando ancora suonava con gli Earth, Iommi fu notato da Ian Anderson che lo invitò ad entrare, come chitarrista, nella sua band. Dopo un’esitazione iniziale, il chitarrista decise di intraprendere una carriera che appariva stupenda, ma così non fu. Anderson si presentava come il leader di una band che eseguiva i suoi ordini. A Tony Iommi spettavano solo 25 dollari a settimana. Così il chitarrista decise di abbandonare la band, dove era un semplice rimpiazzo, dopo aver avuto un colloquio con Anderson.
4) Conobbe Ozzy Osbourne alle superiori. Il cantante dei Black Sabbath era soprannominato “Ozzy” in modo scherzoso, proprio in virtù delle sue esperienze scolastiche. Infatti, essendo balbuziente, era spesso bersagliato per questo suo difetto, ed oggetto di numerose prese in giro.
5) Durante uno dei suoi ultimi turni di lavoro, quando militava come rimpiazzo nei Jethro Tull, una pressa amputò le sue falangi. Furono compromessi medio e anulare destro di Tony Iommi. Nonostante numerosissimi tentativi, non fu possibile risanare le parti: Iommi era mancino, e provò a suonare da destro, ma non ci riuscì, cadendo in depressione. Ritornò a suonare quando assistì a un’esibizione di Django Reinhardt. Egli, nonostante avesse la maggior parte delle dita atrofizzate e quindi impossibilitate a muoversi, suonava allo stesso modo. Ciò incoraggiò Tony Iommi, che si costruì delle protesi per poter ricominciare a far musica.[nextpage title=”pagina 2″]
6) E’ una persona molto scherzosa; già dai tempi in cui si trovava negli Earth, ha sempre amato fare scherzi ai compagni di band. In quel caso, molto bersagliato era Bill Ward, spesso ubriaco. Una volta, il batterista fu fatto galleggiare con una barca in un lago, mentre dormiva ubriaco. E ancora, una volta Iommi scaricò tutta una bomboletta di spray addosso allo stesso Ward. La band stava registrando il Volume 4. Ward era un compagno di scuola dello stesso Tony Iommi.
7) E’ conosciuto essenzialmente per la sua Gibson SG, anche se non fu la prima chitarra che suonò. La prima chitarra suonata da Tony Iommi fu una Fender Stratocaster. Il chitarrista la modificava continuamente, inserendo delle lamine metalliche che amplificassero il suono. In questo modo, la chitarra si adattava al tipo di musica dello stesso Iommi. Successivamente, quando i Black Sabbath stavano registrando l’omonimo album, uno dei pick-up si ruppe. Il chitarrista sostituì la sua Fender con una Gibson SG, che da allora divenne il suo marchio di fabbrica.
8) Il nome della band che Tony Iommi ha fondato, Black Sabbath, pone le sue radici nel satanismo e nella stregoneria. Uno dei giorni più sacri per la stregoneria è il “sabba nero” (Black Sabbath). Al sabba nero si ispirò un film nel 1960 di Mario Bava: “I tre volti della paura”, in inglese “Black Sabbath”. L’heavy metal band si è, ovviamente, ispirato a quest’ultimo. In generale, il sabba è un convegno di streghe, che in presenza del demonio compiono riti orgiastici.
9) Numerosi sono gli artisti che hanno affermato di ispirarsi alla musica di Tony Iommi. Innanzitutto James Hetfield, considerato l’erede musicale dell’inglese. Tra gli altri, troviamo Ross The Boss, James Murphy, Gary Holt, Paul Gilbert, Dimegag Darell e… tanti altri ancora!
10) Nel 19 novembre del 2013 è stato insignito del dottorato honoris causa dall’Università di Coventry. Il dottorato è stato un prezioso riconoscimento al suo contributo (musicale) al mondo della musica popolare. A Iommi è stata dedicata anche un modello di pick-up. In virtù del fatto che suonasse, all’inizio della carriera, una Fender, l’azienda gli ha intitolato un pick-up personalizzato. Il marchio è “Tony Iommi signature series”.
di Bruno Santini (Nefele)