Se vi dico Jake Joliet ed Elwood Blues a voi cosa viene in mente? I fratelli Blues naturalmente, resi celebri dal duo formato da John Belushi e Dan Aykroyd. Questa simpatica commedia, diretta nel 1980 da John Landis, occupa un ruolo di rilievo nella storia del cinema e, probabilmente, anche in quella della musica. Naturalmente stiamo parlando di una storia ricca di retroscena e, oggi, siamo qui per raccontarvi proprio uno dei misteri legati al film The Blues Brothers.
La storia dei fratelli Blues
Vi sarà capitato almeno una volta nella vita di assistere ad almeno una scena di questo esilarante film del 1980. The Blues Brothers è basato, in pratica, su uno sketch organizzato tempo prima dai due attori protagonisti –John Belushi e Dan Aykroyd– durante il Saturday Night Live. Nella pellicola i due protagonisti intraprendono un lungo viaggio con un solo scopo: quello di salvare l’orfanotrofio cattolico di Chicago in cui sono cresciuti. Jake ed Elwood decidono così di mettere su una band con lo scopo di raccogliere quanti più soldi possibile da devolvere all’orfanotrofio: non tutto, però, andrà secondo i piani.
Intorno al film, come dicevamo, sono legate tantissime storie e leggende. Una di questa è stata raccontata dallo stesso Dan Aykroyd:
“Quella sera stavamo girando al Dixie Square Garden -ha ricordato Dan- in pratica era la famosa scena del centro commerciale: erano circa le 3 del mattino e, mentre stavamo girando, decidemmo di prenderci una pausa per mangiare qualcosa. In quel momento, però, ci siamo accorti che Jon non c’era e, cosa peggiore, nessuno riusciva a trovarlo.”
Quella volta che John Belushi sparì dal set
Naturalmente all’epoca non esistevano i telefonini e, trovare John Belushi non fu affatto un’impresa semplice:
“Cominciammo a cercarlo lungo tutta la zona -continua Aykroyd- ad un certo punto notai una strada che conduceva fuori un parcheggio, in una zona piuttosto isolata. ‘Proviamo da questa parte’, pensai andando anche un po’ a caso. Iniziai quindi a percorrere questo lungo stradone, tutto buio. Solo in una casa c’erano le luci accese, così pensai: ‘ho uno strano presentimento’.”
“Mi avvicinai alla porta, bussai e … mi rispose un uomo: “salve, le dispiace? Stiamo girando un film qui” – “Si, lo so” risposi, “stiamo cercando uno dei nostri”. L’uomo collegò le due cose e disse: “ah si, scommetto che si tratta di John Belushi: è venuto qui circa trenta minuti fa, ha saccheggiato il mio frigo e si è stravaccato sul mio divano.”
In fondo, però, chi si sarebbe mai azzardato a cacciare John Belushi? Oppure, ancora, di non lasciargli aprire il frigo liberamente.