Il 6 agosto 1973, Stevie Wonder si stava dirigendo verso una stazione radio di Durham, per promuovere il suo nuovo album, Innervisions. Purtroppo il Nostro non sapeva che quel giorno sarebbe stato un giorno abbastanza difficile per lui e ciò gli causò un grande trauma. Andiamo a ricordare quell’incidente mortale che gli cambiò per sempre la vita. Quel giorno il Nostro venne coinvolto in un grave incidente d’auto che lo lasciò in coma e lasciò i fan di tutto il mondo preoccupati per il suo vita.
Lo spaventoso impatto con il camion
Wonder era su un Mercury Cruiser a noleggio, guidato da suo cugino John Wesley Harris, e stava ascoltando Innervisions (che era stato rilasciato meno di una settimana prima) con le cuffie. La macchina si schiantò sul retro di un camion appena fuori Salisbury. L’impatto fu davvero tremendo e Wonder subì un trauma cranico e fu costretto a rimanere in coma per quattro giorni. Non gli venne permesso di esibirsi per i successi cinque mesi. I primi rapporti sull’incidente indicavano che il camion coinvolto nell’incidente trasportava dei tronchi, uno dei tronchi si era spostato e si era schiantato attraverso il parabrezza dell’auto.
Versioni discordanti con Wonder in pericolo
Il tronco era davvero enorme e l’impatto spaventoso aveva colpito Stevie Wonder. Il conducente del camion, il 23enne Charlie Shepherd, ha dichiarato in una dichiarazione di aver già consegnato un carico di tronchi quel giorno e che il retro del pianale era vuoto, ad eccezione di alcuni piccoli pezzi di legno e stiro. Ci sono quindi alcune versioni discordanti. Ciò che è chiaro è che il parabrezza dell’auto del pianista americano era stato frantumato dal pianale del camion. I membri dell’entourage di Wonder, che seguivano il cantante e pianista, avevano spostato un Wonder privo di sensi e che sembrava morto in una delle loro auto.
Il ricovero, il coma, il risveglio
Il Nostro venne portato all’ospedale più vicino, il Rowan Memorial. Secondo il Wall Street Journal, Stevie venne poi trasferito da Rowan al N. Baptist Hospital di Winston–Salem, nel New York. Stevie Wonder, colpito da alcune lesioni neurologiche piuttosto gravi, non sembrava svegliarsi e ormai era passato il quarto giorno di coma. Proprio il quarto giorno venne la cantante gospel Ira Tucker a visitarlo e gli fece ascoltare la sua nuova canzone, “Higher Ground”. Mentre lo faceva, Wonder ha iniziato a muovere le dita a tempo con le parti della tastiera nella canzone. Si era incredibilmente risvegliato. Quell’incidente mortale gli cambiò per sempre la vita.
Il recupero
In un’intervista diversi giorni dopo aver riacquistato conoscenza, Wonder aveva affermato che non si ricordava molto dell’esperienza. Aveva però detto “Ero decisamente in un posto spirituale molto più bello che mi ha fatto conoscere molte cose che riguardano la mia vita, il mio futuro e cosa devo fare per raggiungere un livello più alto.” Dopo un soggiorno di due settimane al N. Baptist Hospital, Wonder è tornato a Los Angeles, dove ha vissuto la sua convalescenza all’ospedale di Los Angeles. Wonder aveva temporaneamente perso l’olfatto dopo l’incidente ed era rimasto con una cicatrice sulla fronte. Gli venne suggerito di ricorrere alla chirurgia plastica per rimuovere il segno ma lui disse: “Lo lascerò come una delle cicatrici della vita che ho attraversato”.