Come molte altre star della musica, anche Steve Vai sta sfruttando al meglio l’auto reclusione conseguente all’emergenza sanitaria mondiale, intrattenendo i propri fan attraverso un,ormai, abituale appuntamento con una serie di Q&A sul suo profilo Facebook. Recentemente, al chitarrista è stato chiesto tramite commenti in che modo riesca a gestire le critiche e come risponda a coloro che screditano il suo lavoro. Steve Vai si è concesso una risposta particolarmente articolata, introducendo l’argomento complimentandosi col fan per l’ottima domanda posta.
“Direi che ognuno di noi, prima o poi, rimane ferito da una critica. Saresti sorpreso di quante volte, anche l’insulto più stupido ci fa stare male. Ma, di solito, quando ci sentiamo feriti, è perché stiamo prendendo le cose sul personale e non siamo abbastanza sicuri di noi stessi“, ha esordito. “Tutti sappiamo come ci si sente quando le persone dicono qualcosa che non vorremmo sentirci dire. La prendiamo sul personale e percepiamo ogni parola come un affronto“, ha detto.
“Questo ci mette sulla difensiva, alimenta una certa tensione tra noi e la persona che ci ha criticato. Ci sentiamo come se avesse ostacolato, in qualche modo, il nostro percorso. Il commento più ingenuo, può essere travisato nell’insulto più pesante; solo perché, fraintendersi, è davvero troppo facile. Potremmo portare con noi gli screzi che nascono con queste persone a causa delle convinzioni sbagliate che maturiamo su di loro“.
Come reagisce Steve Vai alle critiche?
Il leggendario chitarrista, non si è limitato a fornire il suo punto di vista sulle critiche, anzi, ha anche rivelato in che modo affronta le opinioni che le persone hanno nei suoi confronti. “Quando siamo sicuri di ciò che facciamo, quando crediamo nelle nostre capacità, le idee negative delle persone ci passano addosso. Maturare una certa sicurezza in sé stessi è molto difficile, ma è la chiave per il quieto vivere. Alimentare i dissidi significa peccare di egocentrismo; interrompere il dialogo in favore delle invettive ci rende immaturi. Ribattere in modo da instaurare un discorso costruttivo è molto importante”.
Steve Vai ha continuato distinguendo una critica negativa da una costruttiva: “Il nemico reale di ognuno di noi è l’insicurezza. È ciò che ci ostacola maggiormente dall’essere la versione migliore di noi stessi e, fondamentalmente, la causa delle critiche negative. Ricevere un insulto e rispondere al tono, significa mettere benzina sul fuoco. Soffrire è importante per crescere, ma quando ci si sente pronti, è opportuno fare un passo in avanti verso la maturità e perseguire i propri obiettivi in pace, ignorando i piccoli ostacoli che le persone ci pongono. Riflettere su una discussione ben argomentata è diverso. Le critiche costruttive sono essenziali lungo il proprio cammino per migliorarsi“.
Il chitarrista parla di una critica particolarmente pesante
Pur non menzionandolo esplicitamente, Steve Vai ha parlato di un chitarrista che stima molto e che, anni fa, ebbe molto da ridire sul suo stile musicale. Durante il Q&A, Vai ha colto l’occasione per parlarne: “Non citerò la persona che mi ha criticato, ma devo ammettere che la stimavo molto e che, tutt’oggi, rappresenta una delle mie più grandi influenze“.
“Avrei dovuto tenere un’intervista per Guitar World e, prima di iniziare, mi fecero leggere l’articolo in cui, il suddetto artista, criticava aspramente il mio modo di suonare, definendolo asettico. Di primo acchito, in realtà, ne rimasi devastato. Continuai ad arrovellarmi per giorni sull’argomento, finché non mi resi conto che si trattasse solo della sua opinione”.
“In quella questione, non esisteva un punto di vista giusto o uno sbagliato. Per quanto le sue critiche avessero impattato sul mio ego in maniera non indifferente, questo mi permise di scendere con i piedi per terra, facendomi capire che avrei dovuto fare di tutto per migliorarmi; per dare il massimo e far sì che le critiche diventassero, per me, un monito alla crescita”.