The Smiths sono una delle band più importanti del panorama musicale. La new wave anni ottanta deve moltissimo a questo gruppo che, malgrado la carriera piuttosto breve, ha rivoluzionato il mondo della musica. Prima band indipendente ad esibirsi a Top of the pops, l’influenza degli Smiths è innegabile. Il loro drammatico scioglimento non ha intaccato minimamente la loro grande capacità di coinvolgere il pubblico. In questo, è stata determinante sicuramente la grande poetica di Morrissey. Un autore a tutti gli effetti, ancora attivo non solo come solista ma anche come scrittore, che ha alla base innanzitutto una grande conoscenza della letteratura inglese. Morrissey è, tuttavia, di origini irlandesi ed il suo autore preferito è proprio irlandese. Oggi parleremo del grande amore di Morrissey per Oscar Wilde.
La letteratura come salvezza
Morrissey non ha avuto un’infanzia felice. Come ben sappiamo, la sua complicità con Johnny Marr era data soprattutto dal fatto che entrambi avessero vissuto in famiglie irlandesi immigrate in Inghilterra. Dopo vari trasferimenti, Morrissey si assestò ma non ebbe mai una serenità. Ha dovuto affrontare, come da lui stesso dichiarato, i demoni dell’ansia e della depressione. In questa spirale di malinconia, la sola cosa che permetteva a Morrissey di sentirsi meglio era isolarsi. Non voleva essere ordinario, preferiva pertanto stare da solo. Ha dichiarato di non aver incontrato persone per molto tempo durante la sua adolescenza. Spiega a Rolling Stone:
“Potevo anche non mettere piede fuori casa per tre settimane. James Dean e Oscar Wilde erano gli unici due compagni che ho avuto nella mia adolescenza. Ogni rima scritta da Wilde mi colpiva enormemente […]. Grazie a loro avevo un bel rifugio dalla sciatta quotidianità”.
L’ammirazione di Morrissey per Oscar Wilde
Tra tutti gli autori che lesse, quindi, uno in particolare aveva conquistato il cuore di Morrissey: Oscar Wilde. Sappiamo tutti che il brillante scrittore, drammaturgo e dandy condusse una vita edonistica che gli costò cara. In quanto omosessuale, venne condannato ai lavori forzati. Morrissey si rivedeva sicuramente molto nella vicenda di Wilde ed apprezzava le sue rime e le sue opere per la grande acutezza ed eleganza del linguaggio. Un’eleganza che, lo sappiamo, appartiene anche allo stesso ex Smith. Spiega in un’intervista a KROQ nel 1997:“Era molto speciale per me quando ero più giovane perché penso che fosse un grande scrittore, la sua vita è stata straordinaria, e probabilmente davvero la persona più prolifica nella storia della letteratura. E, più il tempo passa, più diventa interessante per le persone… È il più citato, forse anche di più di Shakespeare in realtà, perché sebbene le persone conoscano le citazioni di Shakespeare, non sanno davvero cosa significano”.
Nelle sue canzoni, Morrissey ha spesso citato Oscar Wilde ed ha continuato a rendergli omaggio diverse volte. Tante sono le foto che lo ritraggono circondato dai libri di questo autore.