Nel corso degli anni, gli Slipknot si sono affermati come una vera e propria istituzione nella scena musicale. Capaci di condividere con le masse messaggi critici e delicati, pur risultando sempre coinvolgenti, i nove membri della band statunitense hanno saputo, da sempre, contraddistinguersi sul palco, come nella vita. Le tragedie che hanno coinvolto la band sono state moltissime, lasciando ai Nove del Nodo, davvero poco tempo per poter assimilare concretamente quanto accaduto.
Dalla perdita dello storico bassista Paul Gray, alla morte accidentale di diversi fan sotto il palco; quella degli Slipknot è, sicuramente, una storia particolarmente travagliata. Le vicissitudini catastrofiche che hanno segnato nel profondo ogni singolo membro della band, oltre la maschera, hanno sicuramente influenzato il risultato finale della loro opera. In questi anni, gli Slipknot hanno dimostrato di serbare innata dedizione e speranza nel loro legame e, in particolare nella musica.
L’ideale di famiglia, da sempre declamato dai componenti della band, si è rivelato, più volte, cruciale, nell’affrontare i drammi che li hanno attanagliati; a discapito della dipartita di due dei membri fondatori; il batterista Joey Jordison ed il percussionista Chris Fehn. Prima dell’emergenza sanitaria globale da COVID-19, gli Slipknot cavalcavano l’onda del mastodontico successo che è stato il loro ultimo album, We Are Not Your Kind, pubblicato nell’agosto del 2019, dopo anni di silenzio discografico. A tempestare, ancora una volta, il clima interno della band, in tempi assolutamente non sospetti, la tragica morte della figlia di Shawn ‘Clown’ Crahan. Nel corso di una recente intervista rilasciata per Rolling Stone, il percussionista degli Slipknot ha rivelato il suo stato d’animo riguardo al lutto.
Le parole del percussionista degli Slipknot sulla perdita della figlia
Nel corso dell’intervista, Shawn Crahan ha rivelato di non aver mai realmente affrontato la morte della figlia che, ricordiamo, essere avvenuta il 18 maggio del 2019; la giovane Gabrielle, aveva solo 22 anni. Il percussionista degli Slipknot ha speso parole struggenti al riguardo dicendo: “Ho perso mia figlia meno di un anno fa. L’anniversario della sua morte incombe e, devo dirlo, sono mortificato a doverne parlare; tutto questo mi distrugge, ma è la realtà. L’unico modo che ho per uscirne è affrontare la cosa parlandone il più possibile“., ha detto
“Il prossimo mese ricorrerà un anno dal suo decesso – ha continuato – e, onestamente, non mi sento ancora pronto; sto facendo il possibile per arrivare preparato”. Crahan ha dichiarato di star assimilando la perdita concentrandosi sulle gioie della vita, esprimendo quotidianamente, la sua gratitudine per avere una meravigliosa famiglia. Inoltre, il percussionista degli Slipknot ha spiegato di star rifugiandosi, spesso, nella natura, tentando di apprendere tecniche di sopravvivenza e costruendo case per uccellini e piccoli oggetti di fai da te. Shawn ha aggiunto di praticare il bricolage interpretandolo come una sorta di sfida con sé stesso e che, in realtà, l’emergenza sanitaria non abbia mai innescato in lui comportamenti paranoidi.
Clown ha concluso il colloquio rivelando di continuare a trovare le risposte ai drammi della sua vita solo nella musica e di star riscoprendo il suo amore per i classici; dopodiché, il percussionista si è congedato con un messaggio d’amore per i suoi fan; spiegando che la consapevolezza e la conoscenza siano grandi doni e che; per far fronte alla tragedia, bisogni adottare una visione ottimistica, lanciata verso il migliore dei futuri.