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61 anni fa nasceva Sid Vicious | Tutta la storia del bassista dei Sex Pistols

La figura di Sid Vicious è sempre stata importantissima, se non altro, per quell’ambiguità che si è venuta a creare tra critica e fan, estimatori e non, che sono sempre stati distanti tra loro riguardo al giudizio sul britannico. Oggi compirebbe 71 anni, e nel fargli gli auguri cerchiamo di ricordarlo attraverso la sua vita, ma non solo.

Chi era Sid Vicious?

Minate la loro pomposa autorità, rifiutate i loro standard morali, fate dell’anarchia e del disordine i vostri marchi. Causate più caos e distruzione possibili, ma non lasciate che vi prendano vivi. Basterebbe questa semplice frase per capire, in tutto e per tutto, l’animo e il carattere di John Simon Ritchie, conosciuto da tutti come Sid Vicious. Figlio di una famiglia che viveva in pessime condizioni, risentì molto della separazione dei propri genitori e del trasferimento a Ibiza. La conoscenza di Londra, città in cui è nato, fu importantissima per lui.

E’ proprio in questo momento che Sid inizia ad appassionarsi al glam rock, attraverso le due figure di David Bowie e la band Roxy Music. La sua importanza per il punk è fondamentale così come l’importanza del punk per lui: l’avvicinamento a quel tipo di cultura, che parte dal carattere fino ad arrivare all’abbigliamento, fanno sì che Vicious diventi sempre più l’esempio più calzante del punk stesso.

Dannosa, invece, per la sua vita è la conoscenza con Nancy Spungen, nota per essere un’eroinomane. I due si piacciono, nonostante John Lydon voglia evitarlo, e Sid Vicious si avvicina al mondo della droga. Sempre più overdose, addirittura il britannico va in coma. Addirittura, per la droga, non ricorda nulla neanche della morte di Nancy, trovata alcottellata. Sid viene arrestato, poi rilasciato, poi arrestato ancora (per aver rotto un bicchiere in faccia al fratello di Patti Smith). La sua vita è carica di turbolenze, i fan ricevono i suoi insulti dal palco, sembra essere una carriera sull’orlo del fallimento.

La sua morte, dopo questi anni, si conclude con quello stesso spirito che aveva animato tutta la sua vita e la sua carriera: diceva di essersi innamorato soltanto di un boccale di birra, ma la lettera che lasciò prima della sua morte recitava tutt’altro. Avevamo un patto di morte. Devo mantenere la mia metà del patto. Vi prego di seppellirmi accanto alla mia piccola nella mia giacca di pelle, nei miei jeans e nei miei anfibi. Addio.” sono le sue ultime volontà, tuttavia mai rispettate, in quanto Nancy era stata seppellita in un cimitero ebreo e sua madre aveva sempre osteggiato la relazione con Sid Vicious.

Sid Vicious era davvero così bravo?

Un mediocre, così lo definiscono in molti se volgono il loro sguardo alle qualità del bassista cantante britannico. C’è chi non risparmia giudizi, dicendo che non aveva alcuna qualità con lo strumento; c’è chi, invece, va oltre la tecnica vera e propria e guarda anche alla sua immagine, al suo aspetto e al suo apparire, che ne fanno una vera e propria icona. E non c’è dubbio che, nel senso caso, Sid Vicious incarni lo spirito del punk, con o senza qualità.

Bisogna precisare che, quando il britannico entrò a far parte dei Sex Pistols, non sapeva di fatto suonare. Era molto amico di John Lydon, cantante della band, che lo introdusse all’interno della formazione dopo l’abbandono dell’ex bassista Glen Matlock. Fino ad allora, la carriera da musicista di Vicious si era limitata a una sola serata, prima del 1977, in cui suonò come batterista nei Siouxsie and The Banshees. E così sembrò essere anche successivamente, nonostante l’ingresso nella band: Nevermind The Bollocks, infatti, vide la quasi totale presenza al basso dello stesso Matlock (fatta eccezione per i brani Holidays In The Sun e Bodies), anche per problemi personali del britannico che si era già affacciato alla droga; il motivo per cui Lydon aveva scelto di far entrare l’amico nella band stava tutto nella sua immagine, che sarebbe stata molto importante per la band e per i mass media.

Insomma, se si considerano le effettive qualità con lo strumento di Sid Vicious, non lo si puà certo annoverare tra i grandi, dal momento che grande non era. Ma da ciò a mediocre ci vuole molto: è comunque un artista che ha dato molto al punk, che è stato uno dei pilastri del punk stesso attraverso, questo è vero, soprattutto la sua immagine più che la sua musica.

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