I Red Hot Chili Peppers sono una delle band più rappresentative della scena rock, non è un caso infatti che la formazione di Los Angeles abbia venduto oltre 80 milioni di dischi nel mondo.
I Red Hot Chili Peppers di Anthony Kiedis
La band inizialmente era formata da Michael Petere Balzary (Flea), Anthony Kiedis e Hillel Slovak. E, a proposito di Kiedis, il frontman ha recentemente rilasciato un’intervista per un podcast su youtube intitolato “As It Lays”.
Il fondatore dei Red Hot, durante lo show, si è soffermato su alcuni aspetti della vita quotidiana, come l’amicizia e la musica, aprendo poi una parentesi sugli anni settanta e sul suo libro autobiografico.
Alex Israel: “Kiedis, secondo te come possiamo rendere il mondo un posto migliore?”
Anthony Kiedis: “Innanzitutto con la gentilezza, ma ovviamente anche con la musica. Si, con la gentilezza e con alcuni piccoli gesti quotidiani possiamo cambiarlo il mondo.”
L’intervista di Anthony Kiedis
Non tutti sanno, probabilmente, che il frontman Anthony Kiedis, è un convinto vegano. Proprio così, dietro quella maschera da rockstar si nasconde un ragazzo tenero e premuroso. La sua idea è più o meno questa: “Perché gli animali dovrebbero essere sottoposti a certe atrocità? Per soddisfare l’appetito di grassi uomini divoratori di Hamburger?”.
Israel: “Cosa ti porta via più tempo nella tua vita?”
Kiedis: “Quel fo****issimo internet e tutto il resto.”
Israel: “C’è qualcosa che cancelleresti dalla tua memoria per poterlo riprovare per la prima volta?”
Kiedis: “Si, gli anni settanta.”
Israel: “Cosa significa per te amicizia?”
Kiedis: “Bhe, l’amicizia è quel momento magico in cui ti rendi conto che vuoi condividere il tuo percorso con qualcuno. È una bellissima sensazione. Ad esempio guardare mio figlio fare amicizia mi riempie di gioia, è un vero maestro in questo. E, soprattutto, mi sono reso conto che più invecchi più è difficile fare nuove amicizie. Forse mi sto allontanando dall’argomento, non lo so, ad ogni modo restate giovani dentro e fate sempre nuove amicizie.”
Israel: “Cosa vuoi che il mondo sappia di te?”
Kiedis: “Niente, più o meno. Ho scritto una biografia una volta, ed ammetto che è stato un grave errore. Ho dimenticato una cosa importante: che la gente lo avrebbe letto. Oggi guardo indietro e penso: “ma a cosa diavolo stavo pensando? Perché ho fatto questa cosa?”