Gli incontri tra artisti e mostri sacri della musica internazionale non vanno sempre bene. A volte si creano rapporti prolifici e sodalizi, sia artistici che umani. Altre volte una divergenza di opinioni o punti di vista fa letteralmente volar scintille. E’ il caso questo dello storico incontro tra David Bowie e Adriano Celentano. Il Duca Bianco era stato invitato al programma Francamente me ne infischio che Celentano conduceva per la Rai. Lo scopo principale era la presentazione del singolo Thursday’s Child ma la cosa non andò come Bowie si aspettava.
L’incontro su Rai1
E’ il 21 Ottobre 1999 e David Bowie fa la sua apparizione nel programma presentato da Adriano Celentano, Francamente me ne infischio. E’ chiaro fin da subito che i due mostri sacri della musica si trovano là per due motivi diversi. Il Duca Bianco vuole solo presentare il proprio singolo – Thrursday’s Child. Celentano invece vuole intervistarlo su temi caldi e importanti – politica, guerra, fame nel mondo – e sentire la sua opinione.
Il botta e risposta tra i due va avanti in modo zoppicante e imbarazzato. Le domande di Adriano Celentano sono un pò fuori luogo – stando a quanto dichiarato in seguito da David Bowie. “Secondo te c’è futuro?” lo incalza infatti subito il cantante italiano. Il Duca Bianco è visibilmente nervoso e a disagio. “Per me si, e per te?”. “Cosa bisogna fare contro la fame nel mondo?” continua imperterrito Celentano. Stufo di quel fuoco incrociato di domande Bowie cerca di sviare con ironia.
Dopo l’intervista
L’intervista di Adriano Celentano a David Bowie termina con un ultimo scambio di battute che lascia poco margine all’interpretazione. “Pensi che ci rivedremo in futuro?” chiede il cantante italiano al britannico. “Dal momento che ci siamo visti oggi non c’è nessun motivo per vederci ancora”. In una conferenza stampa al Four Seasons di Milano – due settimane dopo l’incontro – Bowie definisce senza mezzi termini Celentano un idiota.
La riposta dell’altro non si fa attendere quando – qualche giorno dopo – risponde all’insulto del collega. “Io forse sono un idiota ma certamente essere quotato in Borsa ti rende confuso. Il tema dell’intervista nasceva da una dichiarazione che Bowie aveva fatto a Parigi – continua Adriano Celentano – nella quale diceva che partecipava volentieri perché io ero “socialmente impegnato”. Illudendomi cercai di coinvolgerlo sul piano sociale, constatando invece che lui era socialmente impegnato solo a promuovere il suo disco“.