Donald Trump non è certamente passato alla storia per essere simpatico alle rockstar, e questo non c’è da metterlo in dubbio. Il suo utilizzo di canzoni, prodotti artistici e tanto altro ancora per finanziare spot e campagne elettorali lo è ancor meno, ed è per questo che i Queen hanno deciso di scagliarsi apertamente contro il Presidente degli Stati Uniti, reo di aver utilizzato il celebre brano dei Queen We Will Rock You senza permesso, al fine di finanziare un suo spot. La band si è opposta alla decisione del Presidente e ha trovato appoggio nella American Society of Composers, Authors and Publishers.
I Queen contro Donald Trump: le dichiarazioni di Brian May
Anche i Queen si aggiungono al novero di quelle rockstar che hanno deciso di scagliarsi contro Donald Trump, a seguito dei tanti tentativi di contrasto che fanno capo soprattutto a Roger Waters dei Pink Floyd. Il motivo che ha spinto i Queen a scagliarsi contro il Presidente degli Stati Uniti è il suo utilizzo inappropriato di We Will Rock You, per finanziare una sua campagna pubblicitaria.
Già in passato Brian May aveva espressamente detto che anche se Donald Trump avesse avanzato richiesta per utilizzare il brano, i Queen gliel’avrebbero negata perchè si tratta di un uomo molto pericoloso.
Le linee guida della American Society of Composers, Authors and Publishers
La formazione britannica ha trovato supporto dalla American Society of Composers, Authors and Publishers, a dimostrazione del fatto che la battaglia tra Queen e Donald Trump non è soltanto un vezzo da parte dei Queen ma un vero e proprio motivo di scontro legale. In effetti, l‘utilizzo che Trump fa della canzone dei Queen We Will Rock You (così come in passato era accaduto per Neil Young o per i R.E.M.) non è autorizzato, e ciò contrasta con le linee guida della sopraccitata società.
In merito, la ASCAP è possibile utilizzare brani, celebri o meno che siano, in occasioni di eventi o raduni, ma in occasione di una campagna pubblicitaria “questo tipo di utilizzo può comportare diritti come la sincronizzazione della musica con il video e il possibile uso della master sound recording”. E ancora: “La campagna dovrà contattare l’editore della canzone e possibilmente l’etichetta discografica dell’artista per negoziare le licenze appropriate con loro. NB: anche i video delle campagne contenenti musica che sono pubblicati su Internet richiedono queste licenze. Una volta che la pubblicità è stata prodotta, le stazioni TV e radio e tutti i siti Web che trasmettono la pubblicità devono disporre di una licenza di esibizione pubblica”.