Prima ancora che la sacerdotessa delle tenebre Christa Paffgen -meglio nota come Nico– irrompesse nella Factory (studio con sede a New York) di Andy Warhol, un’altra donna illuminò la scena newyorkese: Edie Sedgwick. La giovane modella originaria di Santa Barbara, una volta giunta nella grande mela degli anni sessanta, fu subito carpita da Andy Warhol che -a dirla tutta- la vedeva come ‘un’opera pop art camminante‘. Bella, ricca, elegante e con un’infanzia difficile alle spalle (due fratelli morti giovanissimi, un padre molesto), Edith Minturn Edie Sedgwick incarnava perfettamente l’immagine della cultura di quell’epoca. Non a caso, infatti, Warhol la coinvolse in ben 11 dei suoi film, ponendola al centro dello scenario artistico americano. E, allora -in tutta questa storia- cosa c’entra l’iconico Bob Dylan?
La figura di Edie Sedgwick
Bob Dylan ed Edie Sedgwick si incontrarono per la prima volta ad una festa, l’anno era il 1965. Il Menestrello di Duluth cominciò ad allontanarsi dalle canzoni di protesta e, la sua immagine di ‘cantautore popolare’ stava man man scomparendo per far spazio ad un crescente interesse per l’arte. Nonostante poi Dylan non abbia mai confermato la cosa, molti testimoni hanno raccontato di una pseudo-relazione tra lui e la modella di Santa Barbara. Secondo altri, poi, la coppia tentò in tutti i modi di mantenere segreta la loro relazione alla stampa.
Nonostante Dylan amasse l’intelligenza di Edie, sapeva benissimo che era una donna complessa e problematica. Dylan disprezzava le opere di Warhol e, un giorno, suggerì alla donna di allontanarsi dalla Factory perchè ben presto l’artista si sarebbe stancato di lei. Sedgwick ignorò completamente le richieste di Dylan e, al contrario, lo invitò proprio nella Factory, in modo che i due artisti si potessero incontrare e confrontare.
L’incontro tra Bob Dylan ed Andy Warhol
E, alla fine, tale incontro avvenne davvero. Bob Dylan, con quel suo fare schietto e distaccato, osservava le opere di Andy Warhol, prima di cominciare a fare alcune battutine sul pioniere della pop art. E, nonostante Edie provasse in tutti i modi ad alleggerire la situazione con del sano umorismo, era chiaro che Bob Dylan volesse ferire Andy Warhol e i suoi lavori.
Dopo qualche altro commento sarcastico e dopo aver preso un dipinto di Andy Warhol raffigurante Elvis Presley (scambiato qualche tempo dopo per un divano), Bob Dylan lasciò definitivamente la Factory. E, stando sempre alle voci e alle leggende dell’epoca, da quel giorno Dylan allontanò definitivamente Edie che, allo stesso tempo, fu ‘licenziata’ anche da Warhol.