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Polly: la storia e il significato della canzone dei Nirvana

Polly è uno dei brani che fanno parte di Nevermind, il secondo album in studio dei Nirvana. Si tratta della sesta traccia del disco, pubblicato nel 1991 per l’etichetta Geffen Records. La canzone ha una storia e un significato molto particolari, che vale la pena trattare.

Una delle prime canzoni scritte da Kurt Cobain

Polly è una delle prime canzoni che siano state scritte da Kurt Cobain, nonostante abbia trovato pubblicazione soltanto nel secondo album in studio dei Nirvana.

Il brano è stato realizzato dal leader dei Nirvana prima che venisse pubblicato Bleach (primo album in studio della band grunge, datato 1989). Secondo alcune biografie, la canzone risale almeno al 1988, quando il cantante e chitarrista realizzò anche About a Girl e Been a Son, nell’ambito di un contesto certamente più pop rispetto ai brani caratterizzanti della formazione statunitense. In effetti, proprio per questo motivo Kurt decise di non inserire questa canzone all’interno di Bleach, dominato da un tipo di musica e contenuti certamente più “pesanti”, nell’ottica della cultura grunge.

Il pezzo, prima di intitolarsi così com’è conosciuto, è stato chiamato prima Hitchhiker e poi Cracker. Dopo la sua pubblicazione nel 1991 è divenuto uno dei pezzi base dei Nirvana: fino alla morte di Cobain è stato sempre realizzato d vivo, soprattutto dell’ambito degli MTV Unplugged.

Il significato di Polly dei Nirvana

Per quanto riguarda il significato di Polly dei Nirvana, per coglierne una sfumatura più approfondita bisogna rifarsi alla biografia ufficiale dei Nirvana, scritta da Michael Azerrad.

Secondo questa biografia, la Polly di cui si parla nel brano è una ragazza quattordicenne, che fu oggetto di stupro e rapimento da parte di un pedofilo, che la torturò dopo un concerto punk rock. La storia reale viene romanzata all’interno del brano, dove la ragazza riesce a liberarsi e scappare, dopo aver finto piacere e dopo essersi guadagnata la fiducia dello stupratore. La canzone viene presentata dal punto di vista dello stupratore, mentre la frase “Polly wants a cracker” è tipica della cultura anglosassone del XIX secolo.

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