Era il 12 settembre 1975 quando venne pubblicato (dalla Harvest Records) un singolo tutt’altro che irrilevante nella carriera dei Pink Floyd: Wish You Were Here. Così come la maggior parte delle canzoni presenti all’interno dell’omonimo album della band britannica, la canzone è dedicata al primo leader della band, Syd Barrett. Barrett, poi cacciato dalla band a causa dei suoi problemi mentali, è stato ricordato anche in brani come “Shine On You, Crazy Diamond” o “Brian Damage”. Una canzone di rara bellezza, che diventa ancor più incredibile se si considera la cover realizzata da Roger Waters ed Eric Clapton e suonata dal vivo nel 2004. Vi parliamo di un’esibizione che emozionante è dir poco.
Com’è nato Wish You Were Here dei Pink Floyd?
Così come tutti i grandi capolavori, la storia che c’è dietro questa canzone non è solo importante ma anche suggestiva: ecco com’è nato il brano della band britannica. Dal punto di vista musicale, il riff principale è stato ideato da David Gilmour. Quest’ultimo, che aveva ideato lo stesso mentre suonava la chitarra acustica negli Abbey Road Studios, lo propose poi a Roger Waters, che ne rimase colpito. Per questo motivo i due, poi, collaborarono insieme nella realizzazione del brano.
Dal punto di vista concettuale, invece – così come accennato precedentemente – il brano riesce a riflettere sia la personalità di Syd Barrett, sia quella di Roger Waters. In questo brano più che in altri il britannico inserisce se stesso all’interno della canzone, nonostante quest’ultima sia una dedica al vecchio leader della band. Il bassista capisce come dentro di lui qualcosa si stia rompendo, e si sente in colpa anche per l’abbandono di Syd Barrett. Il suo essere insofferente e viziato lo pone alla pari di qualsiasi altra rockstar; in un clima di tale insofferenza nacque il grande capolavoro dei Pink Floyd. La Radio Sequence introduttiva (dove si può ascoltare un dialogo incomprensibile e un passo della quarta sinfonia di Tchaikovsky) è stata realizzata puntando il microfono verso la radio della macchina di David Gilmour.
La cover di Wish You Were Here di Roger Waters ed Eric Clapton
Il contesto ideologico e artistico in cui è nata e si è sviluppata Wish You Were Here è fondamentale per cogliere ancora di più di quella bellezza che caratterizza la cover di Roger Waters ed Eric Clapton, realizzata dal vivo, in occasione di un’esibizione dei due avvenuta nel 2004.
Tra gli elementi che subito saltano all’occhio c’è la capacità di Roger Waters di offrire una grande prestazione con il suo strumento, al cospetto di una vera e propria divinità della chitarra. E ancora il clima, l’incredibile bellezza di un brano che, realizzato da entrambi, riesce ad essere incredibilmente bello. Vi lasciamo all’ascolto di questa bellissima cover, che potrete visionare nel video in allegato.