Andiamo a parlare dei Pink Floyd e quel pazzesco album che fu The Dark Side of The Moon. Quale è quel legame misterioso con i Beatles nella traccia “Eclipse“? Andiamo con calma e andiamo ad analizzare, come prima cosa, il pezzo in questione. È di fatto una delle tracce più famose dei Pink Floyd, anche se non è nella top 10 dei brani più conosciuti e celebri della band. Il pezzo, tra le altre cose, è relativamente corto dato che dura solamente 2 minuti e poco più e venne scritto e cantato da Roger Waters.
La stranezza del brano dei Pink Floyd
Prestiamo attenzione alla parte finale del brano. Il pezzo finisce con un arpeggio di chitarra di David Gilmour e dopo l’ultimo verso della canzone presenta un battito cardiaco. In seguito, si sente la voce del portiere di Abbey Road, i celebri studi in cui il gruppo registrò tutto il disco The Dark Side of The Moon. Ma cosa dice il portiere? Ecco qui (tradotto): “In realtà non c’è nessun lato oscuro della luna. Di fatto è tutta scura. L’unica cosa che la fa sembrare luminosa è il sole”. Curioso, no?
La naturale continuazione di un altro pezzo di Roger Waters
Originalmente The Dark Side of The Moon non doveva avere questo titolo. Il gruppo aveva pensato inizialmente di chiamare il disco proprio Eclipse. Il brano è la naturale continuazione di Brain Damage, la traccia precedente. Pensate che Eclipse è stato usato come sottofondo per accendere il braciere olimpico durante la cerimonia di apertura della 30esima edizione dei Giochi Olimpici del 2012, tenuti proprio a Londra. Ma in tutti questo che diavolo c’entrano i Beatles? Paul McCartney doveva apparire in un cameo.
L’idea delle interviste ai presenti
Roger Waters voleva inserire delle interviste, registrate con chi era presente negli studi di Abbey Road, per dare un pizzico creativo in più nel disco. La sua idea era quella di fare delle domande banalissime e semplicissime ad alcune persone (chiedendo quale fosse il disco preferito, il cibo ecc). Per altri, Roger aveva in mente delle domande più complesse che riguardavano la vita, la morte o la divinità. Sapete chi doveva essere uno degli intervistati? Paul McCartney. Ma Waters non fu mai convinto perché Paul, mentre rispondeva alle domande, stava palesemente recitando.
Il cameo mancato e il brano segreto
Waters confermò che Paul McCartney: “Si era convinto che fosse necessario recitare, il contrario di quello di cui io avevo bisogno. Cercava di essere spiritoso e divertente”. Alla fine l’intervista non venne usata, ma si può comunque sentire qualcosina dei Beatles. Si può infatti udire per poco un pezzo di Ticket to Ride, brano dei Fab Four incluso in Abbey Road. Si può sentire durante l’intervista al portiere degli studi discografici, il sopracitato Gerry, che venne intervistato mentre i Beatles stavano registrando. Ecco quale era quel legame misterioso con i Beatles nella traccia “Eclipse“.