Ritorniamo a parlare dei Pink Floyd e della fantomatica storia, o rapporto che dir si voglia, del gruppo con Syd Barrett? Una delle persone che si sentì da sempre molto vicina al carattere di Syd Barrett, pur con le dovute differenze, fu il batterista della band Nick Mason. Andiamo a vedere perché Nick Mason non ha aiutato Syd Barrett, secondo le sue stesse parole. Ovviamente stiamo parlando dei gravissimi problemi di salute mentale di Barrett con la sua pesantissima dipendenza da sostanze stupefacenti e psicotrope.
L’aiuto mancato a Syd Barrett
Il batterista storico della band ha deciso di rendere omaggio ai primi dischi dei Pink Floyd con il suo progetto solista A Saucerful of Secrets. In qualche modo si tratta di un ricordo molto dolce e bello, musicalmente parlando, ai lavori iniziali della band, influenzati moltissimo dalla presenza di Syd Barrett. Pensate che nei primi tempi la band non poteva contare su David Gilmour in quanto non faceva parte del gruppo, ma quasi solo sul genio di Syd Barrett. Purtroppo il periodo di Barrett nei Pink Floyd durò poco e venne cacciato alla fine degli anni Sessanta.
L’ultima volta in cui i Pink Floyd suonarono al completo
Nick Mason non ha aiutato Syd Barrett per davvero? Non lo sappiamo veramente con certezza. Barrett ha detto che una volta stavano Stavano suonando Run Like Hell e alla fine della canzone David Gilmour (entrato già nella band) distrusse la sua chitarra dal nervoso. Il clima era davvero pessimo, le atmosfere era veramente infuocate e nessuno riusciva più a sopportare le bizze di Syd Barrett. Gilmour disse che mettere insieme quel tour per andare a suonare in giro fu un’impresa titanica e lo stressò moltissimo e furono praticamente costretti a mandare via Syd Barrett. Quello fu l’ultimo momento in cui la band veramente al completo suonò.
Il docuumentario dedicato ai Pink Floyd e Syd Barrett
Siete curiosi di sapere il rapporto tra la band e il Diamante Pazzo Syd Barrett? Nel 2001 è uscito “The Pink Floyd e Syd Barrett Story”, un documentario per BBC Two che racconta un po’ la vita e il rapporto tra il gruppo e il loro ex componente. Il documentario include interviste con tutti i membri dei Pink Floyd, da Roger Waters, David Gilmour, Nick Mason e Richard Wright. Potrebbe essere un bel modo per conoscere di fatto la storia. Alla fine il focus vero del film è il suono psichedelico di Syd Barrett e il primo disco della band The Piper at the Gates of Dawn.
La recensione di Syd Barrett
Secondo sua sorella, Barrett aveva visto il documentario quando era stato trasmesso dalla BBC, molto prima della sua morte. Secondo le fonti, il Nostro diede un giudizio un po’ particolare al documentario e disse che era troppo rumoroso e troppo casinista per quanto riguarda la colonna sonora. È strano da pensare dal momento che le canzoni erano le sue. Barrett ammise di aver visto con piacere Mike Leonard che lui stesso definiva il suo idolo e il suo insegnante. Alla fine disse che ascoltare di nuovo “See Emily Play” fu una bellissima emozione.