Nick Mason, lo storico batterista dei Pink Floyd, ha rivelato una curiosità piuttosto particolare. Siamo a metà degli anni Sessanta e Nick Mason ha confessato: “I Pink Floyd erano presenti quando i Beatles registrarono Lovely Rita per l’album Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band”. Deve essere stata sicuramente una fortuna, quella di poter assistere alla registrazione in studio di uno dei dischi più belli e incredibili mai pubblicati dai Fab Four. I Pink Floyd, al tempo, non erano ancora quella band leggendaria che sarebbero poi diventata e sarebbe incredibile sapere i segreti di quel giorno.
Un album straordinario dei Beatles
Quel disco ha autentici capolavori. Ve ne diciamo qualcuno: “Lucy in the Sky with Diamonds”, Gettin better (titolo ripreso parzialmente moltissimi anni dopo dagli Oasis per una canzone), A Day in The Life e l’omonima canzone del titolo. Il decimo pezzo è quello incriminato, non perché è brutto o non degno di entrare nel disco, quanto piuttosto perché è il protagonista della storia raccontata dal batterista dei Pink Floyd. Forse Lovely Rita non è la canzone più famosa dei Beatles (anzi, sicuramente non lo è), ma merita comunque un’attenzione speciale. Andiamo a vedere insieme la storia del brano.
Chi è la vigilessa del brano “Lovely Rita”?
Pensate che il brano racconta una particolare storia d’amore e di infatuazione tra il narratore del brano e una vigilessa. Sì, avete letto bene. La particolarità del brano è interessante in quanto “la vigilessa” è denominata con il nome tecnico “meter–maid“. Questo è di fatto uno slang che negli anni Sessanta non era assolutamente conosciuto in Gran Bretagna e i Beatles scelsero di optare per una scelta veramente stranissima per l’epoca. “Meter–maid” è infatti uno slang americano che veniva indicato al tempo per indicare i vigili donna e già al tempo era un arcaismo, un termine ormai caduto in disuso e che nessuno più usava. Pensate che Paul McCartney pensò a una vigilessa specifica, una certa Meta Davis, che gli aveva fatto una multa per un parcheggio abusivo fuori dagli studi di Abbey Road.
Il contributo del quinto Beatles al piano elettrico
Macca scelse di dare al pezzo un atmosfera molto positiva, vicina al movimento hippy e Flower Power. Il brano venne registrato (o meglio, venne iniziato a registrare) il 23 febbraio del 1967 con la consueta organizzazione beatlesiana con tutti i membri in pompa magna. In realtà il pezzo venne registrato anche dal quinto Beatles, il produttore George Martin, che venne convinto dal gruppo intero di suonare il pianoforte elettrico, con il celebre assolo di piano. Le registrazioni finirono un mese dopo, il 21 marzo del 1967.
La particolarità di registrazione della canzone
Al tempo, i Beatles scelsero anche delle vie alternative per registrare alcune parti della canzone. Il gruppo, in certe parti del brano, prese alcuni pettini e li strofinarono con la carta. Pazzesco eh? Pensate che i Pink Floyd erano presenti quando i Beatles registrarono Lovely Rita che assistevano a queste registrazioni incredibili.