Di scontri, polemiche, dubbi e contestazioni, oltre che di riflessioni, prove portate a supporto della propria tesi e tanto altro ancora, ne sono esistite tantissime nella storia del rock: qual è stato l’album più significativo della storia? Quale il cantante migliore? Quale la band che meglio ha rivoluzionato la storia della musica? Tutti questi interrogativi esistono da sempre e sono il motore dell’ascolto e della passione per la musica. Non esente da questo proposito c’è, ovviamente, anche quella considerazione che porta a valutare quale sia stato il batterista migliore della storia del rock.
John Bonham e Keith Moon: la rivalità eterna tra i due batteristi
Non c’è dubbio: nella storia del rock sono sempre stati tanti i dubbi che hanno portato ad un’eterna rivalità, che ha coinvolto due batteristi celebri come John Bonham e Keith Moon. Quando parliamo di rivalità non intendiamo uno scontro ideologico tra i due batteristi ma una diversa considerazione che ha portato i fan dell’uno e dell’altro recriminare per lo scettro di miglior batterista.
Non c’è dubbio: sia Bonzo che Keith Moon sono stati due pilastri fondamentali nell’ambito della musica rock, non soltanto per le loro immense e indiscutibili qualità, ma anche per un carattere che li ha resi immortali: tra personalità e scherzi, tra pazzia e grandi cose, se si pensa alla batteria i due grandi pilastri non possono che essere i batteristi di Led Zeppelin e Who.
Moby Dick: la canzone che dimostra che John Bonham sia il batterista migliore della storia del rock
Vogliamo, però, sbilanciarci nel ritenere John Bonham il miglior batterista della storia del rock e, più in generale, della musica. Senza nulla togliere a Keith Moon e alle sue indiscusse qualità, ci basta un semplice motivo in grado di dimostrare l’immensità artistica di John Bonham. Abbiamo già parlato di Moby Dick e di quanto sia importante questa canzone nella discografia dei Led Zeppelin.
Le esibizioni live di Moby Dick sono il fulcro di tutta la grandezza di John Bonham: l’assolo di batteria più incredibile di sempre, che porta il grande Bonzo ad abbandonare le bacchette per suonare con le mani e trasmettere al suo strumento tutta la passione, tutto il talento, tutte le grandi abilità che soltanto John Bonham possedeva. Vedere per credere.