La scena musicale britannica ha avuto, nella sua storia, una serie di cambiamenti sostanziali, che l’hanno portata a diventare incredibilmente centrale nell’ambito di una cultura e di una sottocultura in rapido cambiamento espressivo. Tra le forme di cambiamento più significative che ci sono state nella storia della musica britannica, non si può non sottolineare quello che ha portato all’affermazione del punk dei Sex Pistols, un vero e proprio fenomeno sociale che ha ottenuto incredibilmente successo in Regno Unito, nonostante le naturali contestazioni che nacquero consequenzialmente all’affermazione della band stessa. Ma perchè i Sex Pistols si chiamano così?
I primi anni della band e i cambiamenti di nome
Prima di affermarsi come Sex Pistols, la formazione ebbe diversi anni di vita all’interno dei quali cambiò in diverse occasioni sia il proprio nome che l’organico e la lineup della band. In un primo momento la formazione, fondata nel 1972, prese il nome di The Strand ed era guidata da Steve Jones alla chitarra; il chitarrista reclutò i suoi vecchi compagni di scuola, comePaul Cook alla batteria e Wally Nightingale alla chitarra, Jim Mackin all’organo e Del Noones (cognato di Cook) al basso; la strumentazione del gruppo fu oggetto dei diversi furti dello stesso Jones, che viveva in condizioni di povertà.
La band soleva intrattenersi e frequentare la boutique SEX, meglio conosciuta come Let it Rock, che divenne il vero e proprio epicentro della cultura punk londinese. Il negozio, presente all’interno del quartiere di Chelsea, era gestito dal vecchio manager dei New York Dolls Malcolm McLaren e di sua moglie Vivienne Westwood. Quanto alla formazione britannica, ben presto prese il nome di The Swankers, esordendo – nel 1974 – nel Tom Salter’s Café a Londra. Tuttavia, si trattò soltanto del preludio di quei numerosi cambiamenti sia nell’organico che nell’approccio artistico della formazione, che licenziò subito Del Noones.
L’ingresso di Johnny Rotten nella band e il nome Sex Pistols
La vera e propria svolta storica e artistica dei Sex Pistols c’è stata con l’ingresso nella formazione di Johnny Rotten, un cantante e artista tutt’altro che alieno alla conoscenza della buona musica, oltre che personaggio abile nella comunicazione di sè. Rotten, termine che in inglese significa marcio, era un soprannome che gli era stato dato a causa della sua dentatura poco curata. L’ingresso nella band di John Lydon fu tutt’altro che casuale, come raccontato da Steve Jones: «Entrò con i capelli verdi. Pensai che aveva una faccia veramente interessante. Il suo look mi piacque. Aveva indosso una t-shirt con su scritto ‘Odio i Pink Floyd’. Johnny aveva qualcosa di speciale, ma quando parlò, capii che era un vero coglione.»
Di contro, Rotten sapeva già chi fosse l’anello debole della formazione: il suo ingresso era stato dettato dal successo commerciale dell’anti-moda, che si era sviluppata anche grazie a lui e che nella formazione trovava molta condivisione; il solo che decise di distaccarsi da questi atteggiamenti fu Nick Kent, di cui Lydon disse: «Appena entrai nel gruppo lo guardai e dissi ‘No. Questo deve uscire’. Non scrisse mai una buona parola su di me.»
A seguito di tutti i cambiamenti nella formazione, i Sex Pistols presero a chiamarsi in questo modo definitivamente. Il motivo era chiaro: ad aver ispirato la formazione era quella stessa anti-moda che l’aveva portata a scegliere Rotten nonostante non avesse mai cantato all’interno della formazione. Ufficialmente è stata una maglietta venduta al Let it Rock – SEX ad ispirare il nome della band, che si delineò come un prodotto incredibilmente innovativo e che, volutamente, poteva fare a meno della qualità musicale.