L’8 Aprile del 1994 Gary Smith – dipendente della Veca Electric – sta svolgendo le sue normali mansioni nella dimora di Seattle appartenente alla famiglia Cobain. Courtney Love e la piccola Francies sono ancora fuori città, ma il cantante dei Nirvana è rientrato da tempo – relegandosi sempre più alla condizione di un eremita lontano dalla società. Quella mattina però, l’elettricista Gary Smith fa una scoperta raccapricciante nella serra della casa. Sotto i suoi occhi, il corpo senza vita di Kurt Cobain. Ricostruiamo in questo articolo gli ultimi mesi di vita del compianto frontman della band di Nevermind – in particolare la tragica notte a Roma.
NIRVANA, L’ULTIMA SESSIONE DI REGISTRAZIONE CON KURT COBAIN
Nel momento di massima ascesa professionale e musicale, quando ormai i Nirvana erano sulla vetta delle grandi band internazionali, a livello personale Kurt Cobain affondava sempre di più in un inferno. Da un lato la dipendenza sempre più eclatante e invalidante da eroina – le cui dosi erano aumentate a dismisura nel corso degli anni. E poi i conflitti interiori sulla propria Arte – la paura cioè che il pubblico non capisse il suo messaggio e strumentalizzasse le sue canzoni. Un esempio su tutti, Smells Like Teen Spirit.
Il 30 Gennaio del 1994 Kurt Cobain si presenta alla sua ultima sessione di registrazione con i Nirvana. I rapporti con Dave Grohl e Krist Novoselic si stanno allentando – a causa dell’isolamento verso cui il cantante è spinto dalla droga. Al 23 Febbraio dello stesso anno, risale l’ultima apparizione televisiva su Rai 3 – dove i Nirvana si esibiscono in Serve the Servants e Dumb.
KURT COBAIN, L’ULTIMO CONCERTO DEL TOUR EUROPEO E LA VACANZA A ROMA
Il 1 Marzo del 1994 i Nirvana chiudono il loro tour europeo a Monaco, in Germania. Esibizioni – quelle dell’ultimo periodo – che verranno ricordate per la pessima interpretazione della band. Kurt Cobain in particolare, è assente, passivo, suona come un automa e abbandona immediatamente il palco. Il giorno dopo il live, il cantante vola a Roma per concedersi una settimana di vacanza assieme alla moglie Courtney Love e alla figlia Frances Bean.
La cantante delle Hole lo aveva raggiunto nella capitale, dopo che lui l’aveva chiamata – sempre più preda della depressione e dello sconforto. “Odiava ogni cosa – racconterà la Love a Rolling Stone – Non faceva altro che odiare tutto e tutti. Mi telefonò […] piangendo”.
NIRVANA, L’OVERDOSE A ROMA DEL CANTANTE KURT COBAIN
Courtney Love raggiunge quindi il marito a Roma e i due prendono una stanza all’Hotel Excelsior. Assieme a loro anche la piccola Frances – nata nel 1992. Durante la notte tra il 3 e il 4 Marzo 1994 però, la frontman delle Hole si accorge che Cobain è riverso a terra, privo di sensi. Oltre al cibo e all’alcol, ha ingerito circa cinquanta pillole di Rohypnol. Il cantante dei Nirvana viene portato immediatamente al pronto soccorso, poi al Policlinico Umberto I di Roma, dove è sottoposto ad una lavanda gastrica.
La mattina seguente, Kurt Cobain viene accolto all’American Hospital, dove si riprende in qualche giorno. Courtney Love dichiarerà in seguito che quello, altro non fu, che un primo tentativo di suicidio. Fermo restando le teorie e i punti oscuri sull’intera vicenda e su quella tragica notte a Roma, resta il fatto che – circa un mese dopo – Kurt Cobain verrà ritrovato senza vita dall’elettricista Gary Smith nella sua casa di Seattle.