La morte di Kurt Cobain ha generato, fin dal momento in cui si è verificata, una serie di teorie complottistiche. Per numerosi indizi e credenze più o meno attendibili in molti hanno sempre creduto che il leader dei Nirvana sia stato ucciso, molto probabilmente per volere di Courtney Love. Cercare una verità definitiva sull’accaduto è qualcosa di difficilissimo, ma è possibile avvicinarsi alla stessa grazie a dichiarazioni, prove o testimonianze. L’ultima tra quelle rilasciate è stata quella del manager dei Nirvana, che ha rivelato la sua verità sulla morte di Kurt Cobain.
Kurt Cobain è stato ucciso? Le teorie complottistiche sulla sua morte
La morte di Kurt Cobain ha sempre diviso fan di Nirvana e non solo in due blocchi: chi crede al suicidio del leader dei Nirvana e chi, invece, crede che tutto sia una montatura organizzata per porre fine alla sua vita.
Le teorie complottistiche sulla sua morte si sono moltiplicate nel tempo, servendosi di indiscrezioni, dichiarazioni e prove che potrebbero dimostrare l’attendibilità di questa tesi. Dalla mancanza di sangue, se non dall’orecchio, fuoriuscito dal corpo del leader dei Nirvana, fino all’impossibilità di uccidersi data l’ingente quantità di eroina nel suo corpo, sono tante le dimostrazioni portate a supporto della tesi.
Perchè Courtney Love avrebbe ucciso Kurt Cobain?
Il giudizio della maggior parte di chi sostiene queste teorie è chiaro e indiscutibile: a uccidere Kurt Cobain è stata Courtney Love. La moglie del leader dei Nirvana non è vista di buon occhio dalla maggior parte dei fan dello statunitense, che hanno sempre visto nella donna la sola volontà di lucrare sulle ricchezze del marito, anche dopo la sua morte.
La morte di Kurt Cobain le ha destinato grandi ricchezze che, secondo chi sostiene queste tesi, sarebbero state l’obiettivo principale di Courtney Love: assoldato un sicario, la donna avrebbe fatto uccidere suo marito per ottenere soldi e proprietà. Di conseguenza, tutto ciò che si è osservato sarebbe stato frutto di una ricostruzione: dal fucile vicino al cadavere di Kurt fino alla lettera, scritta ad hoc per dimostrare il suicidio.
Le dichiarazioni del manager dei Nirvana sulla morte di Kurt Cobain
Il manager dei Nirvana ha rivelato la sua verità circa la morte di Kurt Cobain che, secondo la sua opinione, non è stato ucciso ma si è tolto volontariamente la vita. Il manager dei Nirvana ha avuto modo di conversare particolarmente con Tom Grant, che ha indagato a lungo sulla morte di Kurt.
Queste le dichiarazioni sulla morte di Cobain, meglio spiegate all’interno del libro Serving the Servants: “Mi ha dato le sue ragioni sul perché pensava che fosse molto sospetta e gli ho detto: “Non pensi che il Dipartimento di Polizia di Seattle avrebbe indagato su questo? È una specie di notizia in prima pagina e sono sottoposti ad un attento esame “. La risposta è stata chiara: “Oh, so come i dipartimenti di polizia possono essere corrotti”
Per il manager, però, tutto ciò è altamente inverosimile: possibile che Courtney Love, in giorni così concitati, abbia avuto il tempo di corrompere un dipartimento di polizia passando inosservata?