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Michael Jackson, scoperta una scandalosa lettera in cui offende i Beatles e Elvis Presley perché…

Ma come è possibile? Michael Jackson che decide di attaccare in maniera davvero pesante due tra i suoi più grandi idoli d’infanzia? Ebbene sì, è proprio vero. È stata scoperta una scandalosa lettera in cui offende i Beatles e Elvis Presley. Ma per quali motivi? Pare che tu fosse estremamente legato a una sorta di “razzismo musicale” (e non solo) che aveva colpito Michael Jackson e con lui tutto il popolo afroamericano. Ma a quando risalgono queste lettere? Proprio nel periodo di massimo splendore nella carriera del Re del Pop.

La disuguaglianza sociale e razziale secondo Il Re del Pop

Le note inedite fino a oggi risalgono al 1987 e vennero scritte all’apice della fama di Michael Jackson. Subito va precisata una cosa: non si tratta di una sola lettera, ma di varie lettere e varie note scritte proprio dal Re del Pop. Queste note rivelano la rabbia del cantante per la disuguaglianza razziale che lo aveva colpito fin da bambino. Che fosse questo il motivo per cui il Nostro decise di ricorrere alla chirurgia estetica e a schiarirsi la pelle del viso? In realtà sembra improbabile dal momento che è noto che Michael Jackson aveva sviluppato una forte vitiligine che gli causava molti problemi. Per questo decise di ricorrere a molte creme sbiancanti.

Personaggio controverso e antirazzista

Jacko è sempre stato un personaggio controverso per tutta la sua vita personale e professionale, anche dopo la sua morte nel 2009. Michael Jackson in questa scandalosa lettera in cui offende i Beatles e Elvis Presley ne ha un po’ per tutti. Aveva infatti accusato la potentissima rete televisiva MTV di razzismo in quanto non aveva presentatori né intrattenitori di colore. Allo stesso modo le varie riviste americane non erano proprio così aperte sulla questione razziali, secondo Jackson.

Le accuse a Elvis, Beatles e Bruce Springsteen

Il Nostro accusa anche uno dei simboli del rock and roll, ovvero proprio Elvis Presley. In questa lettera Jackson aveva affermato che Elvis non era assolutamente il Re del Rock n’Roll. Addirittura Bruce Springsteen venne “insultato” dal Re del Pop come se fosse una sfida. Jackson scrive infatti che voleva dimostrare a Bruce Springsteen chi era il vero Boss. E dei Fab Four? Testuali parole di Michael Jackson: “Sì, questi ragazzi erano bravi, ma non erano né cantanti né ballerini migliori dei neri”. Strano e quasi ironico dato che Jackson comprò di tasca sua i diritti dei Beatles per poi concederli ai Fab Four.

Le accuse al Ku Klux Klan e il sogno

Jackson scrive che un giorno avrebbe governato come un re, il primo re nero. Tra gli altri dettagli il Nostro si scaglia pesantemente contro l’organizzazione estremista e razzista del Ku Klux Klan (o KKK). Il suo sogno era quello di vendere 200 milioni di copie solo con il disco Thriller del 1982, in modo da farlo diventare l’idolo di tutti, bianchi e neri. Per lui era possibile diventare un eroe ponendo fine ai pregiudizi razziali. Ha sempre affermato che voleva che tutti si amassero come se fossero una razza sola.

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