Fortunatamente per noi, la scena musicale italiana è ricca di cantautori a dir poco straordinari, artisti che -in un modo o in un altro- hanno cambiato inevitabilmente la storia della musica. Stiamo parlando naturalmente di artisti come Fabrizio De Andrè, Franco Battiato, Francesco De Gregori, Pino Daniele, Rino Gaetano, Francesco Guccini, Domenico Modugno, Roberto Vecchioni, Edoardo Bennato, Adriano Celentano e, naturalmente, Lucio Battisti. Oggi, infatti, vogliamo soffermarci in particolar modo su quest’ultimo artista, il cantautore di Poggio Bustone, autore di alcune delle più belle canzoni della tradizione musicale italiana. Dopo avervi raccontato della grande amicizia tra Lucio Battisti e Mogol, della sua vita, della sua carriera, dei suoi più grandi lavori discografici, di quella volta che il New York Times lo paragonò a Bob Dylan e di quella volta che rifiutò i Beatles, vogliamo oggi soffermarci su uno dei suoi brani più iconici: ‘Con il nastro rosa‘.
“Con il nastro rosa”: la fine del sodalizio tra Lucio Battisti e Mogol
“Lo scopriremo solo vivendo“, cantava Lucio Battisti in uno dei versi della celebre canzone ‘Con il nastro rosa‘. Una frase che, col tempo, è entrata nell’immaginario collettivo, diventando quasi un proverbio, un modo di dire per indicare un qualcosa ancora in divenire. Pubblicata nel febbraio del 1980 come lato B del singolo “Una giornata uggiosa” e ultimo pezzo dell’omonimo album, ‘Con il nastro rosa‘ di Battisti ha superato di gran lunga le aspettative e, col tempo, ha ottenuto un successo clamoroso.
Con il nastro rosa, inoltre, segna la fine dello storico sodalizio tra Lucio Battisti e Mogol. Sarà poi ricordata per sempre -oltre che per la profondità del testo- per il trascinante assolo finale di chitarra di Phil Palmer: considerato tra l’altro uno dei più belli della storia della musica italiana.
Il tema principale della canzone e la metafora finale
Come in tantissime altre opere di Lucio Battisti, il tema principale della canzone ‘Con il nastro rosa‘ è l’amore. Il protagonista di questa storia è un uomo che, essendo in procinto di sposarsi, è assalito da dubbi esistenziali e preoccupazioni:
“Comunque adesso ho un po’ paura – ora che quest’avventura – sta diventando una storia vera – spero tanto tu sia sincera.”
Nella seconda strofa invece, il cantautore di Poggio Bustone -tramite una bellissima metafora- spiega così la condizione dell’uomo:
“In questo negozio che contiene tante cose – alcune nere, altre verdi, alcune rosa- devo scegliere quella che contiene il mio destino – non so qual è il mio cammino!”