Quest’anno sta volgendo al termine. Il 2020 sicuramente verrà ricordato e studiato sui libri di storia come uno degli anni peggiori, se non il peggiore in assoluto, considerando il periodo che vede il suo inizio partire dal secondo dopoguerra. La pandemia che rapidamente e progressivamente ha coinvolto tutto il mondo, con danni incredibili a livello economico, sociale e psicologico. A commentarlo sono stati anche molti musicisti.
Liam Gallagher sul 2020
Tra coloro che hanno espresso la propria opinione, ha fatto particolarmente scalpore, come suo solito, Liam Gallagher. L’ex frontman degli Oasis ha infatti rilasciato un’intervista alla radio irlandese RTE 2FM pochi giorni fa. Inevitabilmente ad un certo punto del discorso il tema della discussione è stato quella sulla pandemia e dell’anno che è, in procinto di terminare. “Beh, direi che il 2020 è stato un anno un po’ da Radiohead”, ha dichiarato Gallager.
I precedenti attriti con i Radiohead
Termini sicuramente poco lusinghieri quelli spesi dal cantante nato a Manchester nei confronti della band dell’Oxfordshire, per la quale, ha dirla tutta, non ha mai espresso grande ammirazione. Uno degli esempi risale a soli due anni fa, nel 2018, quando Liam Gallagher si rese protagonista su Tweeter bersagliando il gruppo capitanato da Thom Yorke di domande dal tono sarcastico in cui si chiedeva: “Ma come diavolo hanno fatto ‘sti qua a diventare famosi?”:
Liam Gallagher: “Ma che roba è?”
Anche nel 2011 l’ex Oasis sollevò una polemica. All’epoca infatti era uscito l’ottavo album in studio dei Radiohead, “The King Of Limbs”, a proposito del quale Liam Gallagher espresse la sua opinione nel corso di un intervista a The Quietus. “Ho ascoltato quell’album di merda. Mi sono chiesto: “ma che roba è?”. Non voglio pensare male, prendendo in considerazione l’eventualità che facciano al loro meglio. Però, si può davvero scrivere una canzone su un cazzo di albero vecchio di mille anni? Ma andate a fanculo!”.
Le speranze per il 2121
Parole che di sicuro saranno un ulteriore batosta per i Radiohead a coda di questi 12 mesi già terribili. Uno spiraglio di speranza parrebbe però iniziare a farsi largo. Pochi giorni fa in Gran Bretagna è stat vaccinata la prima persona contro il corona virus e nei primi mesi dell’anno venturo la cura dovrebbe essere disponibile anche in Italia. Si spera così che al più presto si tornerà al mondo che eravamo abituati a conoscere, con la possibilità, tra le altre cose, di assistere nuovamente a spettacoli dal vivo, mancanza che tanto ha fatto patire non solo il pubblico, ma soprattutto i lavoratori del settore.