Stairway to Heaven viene considerato da molti come uno dei brani più belli della storia della musica. La canzone dei Led Zeppelin ha attraversato numerose generazioni mantenendo intatto il proprio fascino ed è legata a numerose storie che hanno contribuito a renderla ancora più leggendaria. Una delle vicende più chiacchierate è senz’altro quella relativa al possibile plagio di un pezzo strumentale risalente al 1968. Tuttavia, qualcosa sembra essersi mosso sotto questo aspetto, con Robert Plant, Jimmy Page e gli altri storici membri della band rock che possono esultare.
La sentenza che dà ragione ai Led Zeppelin
Dopo oltre cinque anni di autentica battaglia giudiziaria, i Led Zeppelin possono sorridere. Infatti, la sentenza relativa alla causa d’appello che ha visto da una parte Plant e Page e dall’altra gli eredi del chitarrista degli Spirit Randy California ha fatto segnare una vittoria dei primi due. Il brano incriminato è Taurus, un pezzo strumentale realizzato nell’ormai lontano 1968 e scritto proprio da California. Stairway to Heaven, a dire la verità, assomiglia a più riprese a questo brano, ma secondo quanto riportato dal NME non è da considerarsi un plagio. Nonostante l’incipit piuttosto analogo, i veri plagi sembrano altri.
La contesa tra i Led Zeppelin e gli Spirit
La contesa tra gli eredi del frontman degli Spirit e i membri dei Led Zeppelin è iniziata nel 2014, ben 43 anni dopo la pubblicazione di Stairway to Heaven. Come si può ben intuire, la causa è stata intentata per violazione dei diritti di copyright. A tutto ciò, bisogna aggiungere che i due gruppi erano partiti in tour insieme nel 1968. Proprio da un incontro del genere, sarebbe scaturita l’intuizione del chitarrista Jimmy Page di inserire alcuni effetti sonori simili a quelli utilizzati da Randy California nei propri concerti.
La citazione in tribunale affermava che “il 17enne Randy aveva creato il riff di chitarra più famoso della storia della musica mondiale”, sottolineando che non fosse la prima volta in cui “i Led Zeppelin venissero accusati di aver copiato da altri brani per alcuni dei loro pezzi più noti”. Due anni dopo, nel mese di luglio del 2016, la prima sentenza ha dato ragione ai Led Zeppelin. Ancora due anni dopo, nel settembre del 2018, tre giudici hanno scelto di riaprire il caso e organizzare un ulteriore processo in seguito ad una serie di errori procedurali.
Una causa tanto attesa in un periodo di guerra del copyright
In una situazione caratterizzata da numerose cause relative alla violazione del copyright, la contesa tra i Led Zeppelin e i discendenti è considerata molto rilevante. Il mondo della musica è caratterizzato da numerose circostanze simili a questa, con plagi sempre più diffusi che si mescolano a semplici ispirazioni. Di sicuro, un panorama del genere è destinato ad evolversi.