Non è facile decretare quali siano le canzoni più tristi di ogni epoca. Eppure, Spotify ha diffuso un algoritmo che consente di effettuare un’analisi così attenta ed accurata, con la prospettiva di trovare i brani meno allegri di sempre. C’è chi ha lavorato su uno strumento così avanzato e ha ricevuto una serie di risultati molto interessanti.
Come funziona l’algoritmo di Spotify
Spotify ha così utilizzato un apposito algoritmo per verificare quali possano essere le canzoni più triste di ogni genere musicale. Un sistema molto sofisticato elabora e valuta oltre 35 milioni di canzoni e riesce a quantificare con una certa precisione il livello di tristezza di ciascun pezzo musicale. Ad analizzare tutto ci ha pensato la giornalista analista Miriam Quick, che ha visto come funziona questo software. L’esperta ha scelto di mettere a confronto più di 1000 tracce e rilevare i punteggi assegnati da Spotify, compresi tra 0 e 1.
Maggiore è il punteggio riscontrato, più il brano in questione è allegro, positivo e ottimista. Se il punteggio si abbassa, invece, la canzone diventa ben poco all’insegna della pura felicità. Un sistema di questo genere ha consentito di capire quale potesse essere il brano natalizio più deprimente in assoluto, quali pezzi dei Radiohead sono i più tristi di ogni epoca, quali Paesi europei lasciano poco spazio alla felicità o qual è il livello di tristezza nelle varie top ten di ciascuno Stato analizzato.
Come un algoritmo sa distinguere i brani allegri da quelli tristi
L’algorismo di Spotify fa quindi cuocere tanta carne al fuoco e Miriam Quick non ha nascosto la propria curiosità nei suoi riguardi. Capire quali possano essere le difformità tra brani allegri e tristi diventa così semplice. Miriam ha così analizzato le canzoni che in oltre 60 anni hanno occupato la prima piazza della Billboard Hot 100 e ha tratto risultati molto interessanti. Il fattore che incide maggiormente sull’indice di tristezza corrisponde alla lentezza del ritmo, più che altri elementi simili. Al tempo stesso, il testo viene lasciato, forse colpevolmente, in secondo piano.
I 5 brani più tristi di sempre secondo lo strumento
Quali sono i 5 brani più tristi di sempre in base all’algoritmo di Spotify? La prima piazza sarebbe occupata dalla canzone d’amore malinconica The First Time Ever I Saw Your Face, composta da Roberta Flack. Al secondo posto, ecco i Commodores con Three Times a Lady. La terza posizione viene acquisita da Elvis Presley con la struggente Are You Lonesome Tonight?. La Top Five viene completata da Larry Verne con Mr Custer e di nuovo i Commodores con Still. Ad ogni modo, si può notare quanto l’unico brano davvero all’insegna della massima tristezza sia proprio quello interpretato dal Re del Rock and Roll. Nel complesso, la mente umana sembra l’unico vero elemento in grado di verificare quali brani possano essere tristi e quali altri un po’ meno.