La chitarra è, sicuramente, uno degli strumenti più affascinanti nella storia della musica. Sin da quando si è affermata nell’immaginario collettivo come icona popolare, la sei corde è diventata l’oggetto del desiderio di milioni di giovani; desiderosi di destreggiarsi nelle mirabolanti esecuzioni che hanno reso leggendari i propri beniamini. Sebbene la chitarra sia passata, ultimamente, sotto i radar degli ascoltatori meno avvezzi, a causa della sua quasi scomparsa dai brani scardina classifiche, alcuni artisti di spicco sulle scene attuali hanno rivestito lo strumento di nuovo lustro. In ogni caso, la sei corde, forte di una miriade di tecniche differenti e di alcune pietre miliari della musica moderna scritte proprio a partire da essa, appassiona ancora molte persone.
Come detto, nel corso degli anni abbiamo assistito ad un arricchimento di proporzioni straordinarie delle tecniche eseguibili con la chitarra che, grazie ad alcuni dei suoi principali fautori, ha superato i suoi stessi limiti costruttivi; sbaragliando i canoni dell’industria musicale. Una delle tecniche più rappresentative della chitarra è, sicuramente, quella dell’arpeggio.
Si tratta di un modo di approcciarsi allo strumento in cui le note che compongono un accordo vengono suonate una alla volta, in pattern differenti; in modo da tessere atmosfere particolarmente variegate. Quella dell’arpeggio è una tecnica molto vasta che racchiude moltissime tra le canzoni più belle in assoluto. In quest’articolo, abbiamo deciso di venire incontro ai neofiti, elencando alcune delle canzoni più semplici da arpeggiare con la chitarra.
5) Green Day – Good Riddance (Time Of Your Life)
Tratta da Nimrod, del 1997, Good Riddance (Time Of Your Life) è una delle ballate più evocative nella storia del Pop Punk. I Green Day hanno messo la firma su un brano straordinario per quanto genuino. Il climax nostalgico di Time Of Your Life l’ha resa una delle tracce a cui i fan del gruppo sono più affezionati, nonché una delle loro più famose. La strumentale semplicissima di Good Riddance si basa su un arpeggio per chitarra acustica suonato da Billie Joe Armstrong con posizioni di base ed un pattern poco articolato. Nella sua facilità d’esecuzione, Good Riddance è un brano perfetto per chi comincia o per coloro che hanno bisogno di una scaletta leggera da proporre dal vivo.
4) Jeff Buckley – Hallelujah
Il leggendario cantautore Jeff Buckley ha composto alcuni giri di chitarra meravigliosi che, ancora oggi, riecheggiano nel cuore e nella mente dei suoi milioni di fan. Il lascito di Buckley rimarrà, sicuramente, impresso nell’immaginario collettivo in eterno, ma la sua traccia più importante per la cultura di massa fu Hallelujah. Il brano, composto da Leonard Cohen, nell’interpretazione più cruda ed emozionale di Buckley riesce ad essere ancor più incisivo. L’arpeggio di chitarra, particolarmente solenne, su cui si basa la canzone non è solo uno dei più semplici da eseguire, ma anche uno dei più belli nella storia della musica contemporanea.
3) Beatles – Blackbird
Tratto dal leggendario White Album del 1968, Blackbird è un brano straordinario ed una delle canzoni più semplici da arpeggiare alla chitarra. Come ogni pietra miliare dei Beatles, anche Blackbird fa della semplicità il suo marchio di fabbrica. Questa volta, però, la perfezione dell’arpeggio composto da Paul McCartney fa sembrare la canzone più difficile di quanto non sia in realtà. Sebbene, infatti, le diteggiature che compongono la melodia di Blackbird alla chitarra si muovano lungo buona parte del manico, le posizioni tendono a ripetersi spesso.
2) Guns N’Roses – Don’t Cry
Da Use Your Illusion I, Don’t Cry è una delle Heavy Ballad più famose nella storia dell’Hard Rock. La traccia dei Guns N’Roses non si compone esclusivamente dall’arpeggio che domina le strofe. Nella sua interezza, infatti, il brano presenta due sezioni soliste ed un leggero cambio di rotta nel ritornello. Nonostante Don’t Cry sia, di certo, il brano più impegnativo tra quelli elencati finora, questo può rappresentare un ottimo punto d’arrivo per un neofita, essendo che, prese singolarmente, le varie parti della canzone non risultano particolarmente complicate da assimilare. L’arpeggio che caratterizza le strofe, comunque, rimane uno dei più semplici da suonare alla chitarra.
1) Pink Floyd – Brain Damage
Tratto dal capolavoro del 1973 dei Pink Floyd, The Dark Side Of The Moon, Brain Damage è un brano dalle atmosfere oscure quanto melancoliche, a cui gli appassionati più devoti alla band sono particolarmente legati. Brain Damage si distingue dalle altre tracce presenti nel disco per la semplicità dell’arpeggio su cui si basa. Sebbene, infatti, la canzone si componga di un tripudiante crescendo che esplode nella sua seconda parte, la sua struttura la rende una delle canzoni più semplici da arpeggiare sulla chitarra.