Nell’anno dei biopic e dei docu-film su band e artisti famosi, non sorprende che la musica stia vivendo un vero e proprio revival cinematografico e televisivo. Da Bohemian Rhapsody a Rocket Man su Elton John. Da The Dirt alle suggestioni su una biografia di David Bowie. Lavoro che ha vissuto molti alti e bassi e che comunque non è supportato da Duncan Jones, che ha negato i diritti sulle canzoni del padre. Per i nostalgici del grande artista e cantante britannico, esiste tuttavia una pellicola – The Men Who Fell to Earth – in cui Bowie recita come protagonista, al suo esordio alla recitazione. Del film di fantascienza – girato nel 1976 e diretto da Nicolas Roeg – la CBS ha recentemente annunciato un adattamento televisivo. Il programma si configurerà come sequel della storia in cui il Duca Bianco recitò più di quaranta anni fa.
The Man Who Fell to Earth
Nel 1976 David Bowie esordisce come attore nella pellicola di fantascienza di Nicolas Roeg. The Man Who Fell to Earth segue le vicissitudini di Thomas Jerome Newton, un extraterreste – interpretato dal Duca Bianco – che precipita sulla terra e cerca disperatamente il modo di adattarsi. Newton intreccia due sole relazioni significative nella propria vita, perseguitato da visioni della sua vera esistenza che si sovrappongono a quella che conduce in mezzo agli uomini.
Quando sta per tornare sul proprio pianeta – con un viaggio di sola andata a bordo di un’astronave – viene catturato e sottoposto a innumerevoli esperimenti che ne affievoliscono la natura aliena. La sensazione di solitudine ed isolamento – che comunque lo accompagna dall’inizio della pellicola – si protrae ed espande all’interno della cella in cui viene rinchiuso. Alla fine, non invecchiato nemmeno di un giorno e vittima dell’alcol in cui cerca di annegare i propri dispiaceri, Newton muore durante l’ultimo confronto con una delle due persone di cui si era fidato nella propria vita.
Il film di Nicolas Roeg – conosciuto soprattutto come direttore della fotografia di altre pellicole di fantascienza – è ispirato all’omonimo romanzo di Walter Tevis. The Man Who Fell to Earth non si affida a grandiosi effetti speciali, come vorrebbe il genere, ma si concentra sul punto di vista dell’alieno. Lo scopo è trasmettere la solitudine, il senso di isolamento, la speranza e la successiva disillusione di Newton sulla terra. David Bowie – già abituato ad esibirsi nei panni androgini di Ziggy Stardust – trasforma Newton nel centro unico e focale del film. Non già basato sull’azione ma sul carisma del protagonista.
Il sequel del film con David Bowie
La CBS All Access ha recentemente annunciato di voler produrre un adattamento televisivo proprio del film The Man Who Fell to Earth. La nuova serie si configurerebbe come sequel della storia che ha visto David Bowie protagonista alla fine degli anni ’70. Nella pellicola del 1976 Newton cammina sulla terra – cercando di mischiarsi e mimetizzarsi in mezzo agli esseri umani – per salvare il proprio pianeta natio. Variety ha annunciato che il nuovo programma televisivo collocherà l’arrivo dell’alieno durante un momento cruciale della storia evolutiva umana. L’extraterrestre dovrà allora fare i conti con il proprio passato per determinare il futuro di tutti.
Al programma televisivo – già in lavorazione – collaboreranno Alex Kurtzman e Jenny Lumet, entrambi nel cast di produzione di Star Trek: Discovery. “Alcune linee narrative si collegheranno sia al romanzo che al film, ma se non avete visto il film né letto il romanzo va bene lo stesso” ha fatto sapere Kurtzman, per rassicurare il pubblico più inesperto. “Se l’avete fatto, avrete il vantaggio di comprendere il mondo che entrambi hanno creato […] E’ la storia di un alieno che viaggia per il mondo nel tentativo di capire chi siamo come specie”.