Non sono state poche le occasioni in cui cantanti, artisti e musicisti hanno dimostrato umiltà, contrariamente a quanto potrebbe sembrare da alcuni modi di essere o di sembrare. Una rockstar, in soldoni, altro non è che un essere umano e non avrebbe motivo di comportarsi come se fosse di più; per questo motivo, per quanto comuni non siano, gli atti di umiltà da parte degli artisti più celebre di sempre fanno certamente sorridere. A tal proposito, vogliamo parlarvi della toccante lettera che David Bowie scrisse a una fan di 14 anni, dimostrando tutta la sua grande umiltà.
La lettera di Sandra Dodd a David Bowie
Era il 1967 quando un ventenne David Bowie ricevette una lettera da una sua fan di 14, Sandra Dodd. Al tempo il britannico non aveva ottenuto tutta quella fama che l’ha caratterizzato durante la carriera, e ascoltarlo al di fuori del suo contesto era molto difficile. Ma non impossibile, dal momento che la Dodd era del New Mexico.
Innamoratasi della sua musica, la ragazza scrisse una lettera al Duca Bianco, chiedendogli se il suo fosse un nome reale e se potesse fondare un fanclub negli Stati Uniti.
La risposta di David Bowie e la lettera a una fan di 14 anni
Non si è fatta mancare la risposta di David Bowie, che ha deciso di replicare alle richieste della sua fan di 14 anni. Il Duca Bianco ha deciso di rispondere ad alcuni interrogativi della ragazza Sandra Dodd e, allo stesso tempo, si è mostrato molto umile nell’ammettere di essere stato felice di quella corrispondenza. Al termine della lettera, inoltre, non è mancata la speranza di andare in America il prima possibile.
E’ pur vero che quella lettera è stata scritta quando David Bowie non aveva ancora ottenuto il grandissimo successo planetario che l’ha contraddistinto negli anni d’oro. Eppure, non si può non sottolineare l’umiltà che ha contraddistinto le parole del cantante britannico.
“Ero così contento che ho dovuto sedermi e digitare una risposta immediata, anche se Ken (il manager) mi sta urlando di andare avanti con uno script di cui ha urgente bisogno. Può aspettare” ha scritto David Bowie nella sua lettera, “Attendevo qualche reazione all’album da ascoltatori americani. Su Billboard e Cash Box c’erano dei commenti, rilasciati però da critici professionisti, che raramente riflettono le opinioni del pubblico. Tuttavia sono stati molto lusinghieri”. E quanto alla richiesta di Sandra Dodd: “Il mio nome è David Jones e non devo dirti il motivo per il quale l’ho cambiato”.
Infine, le ultime parole toccanti: “Grazie di essere stata così gentile e di avermi scritto. Ti prego di farlo di nuovo e raccontarmi un po’ più di te. Sinceramente tuo David Bowie”.