La morte di John Lennon ha caratterizzato, tra gli amanti del rock e non solo, un momento incredibilmente negativo che, per molti, è stato secondo soltanto alla morte di Kennedy. In effetti, le dinamiche dei due assassini sono stati molto simili, così come le reazioni che ci sono state dal punto di vista mediatico. E chi può aver sofferto di più di Paul McCartney, uno dei compagni di band e di vita più importanti che ci sono stati nella vita e nella carriera di John Lennon? Nonostante i due avessero avuto numerosi litigi che avevano portato allo scioglimento dei Beatles, negli ultimi anni prima dell’uccisione di John Lennon si erano riconciliati, e condividevano molto della musica, delle loro passioni e dei tanto altro ancora. Per questo motivo, l’omicidio di non è stato devastante per Paul McCartney, che in una nuova intervista ha raccontato la sua reazione dopo la morte di John Lennon. Quelle che seguono sono state le sue parole.
La reazione di Paul McCartney dopo la morte di John Lennon
Era l’8 dicembre del 1980 quando, fuori dal suo appartamento di New York, John Lennon fu ucciso da un colpo di pistola che gli fu inflitto da Mark David Chapman, suo fan che aveva atteso per ore prima di ricevere un suo autografo e che, alla fine, quasi contrariato dal suo rifiuto decise di ucciderlo. L’omicida sarà negli anni a venire frutto di numerosi studi e approfondimenti volti a capire quale fosse stata la dinamica che l’aveva portato a uccidere uno dei personaggi più importanti nella storia del rock, tanto che oggi si parla di Chapman come una persona mentalmente instabile è che aveva pochissimi rapporti sociali, così come raccontato sua madre.
Aldilà di qualsiasi tipo di approfondimento, la morte di John Lennon è stata un vero e proprio shock nel mondo del rock e non solo, tanto che la reazione mediatica che c’è stata a seguito della sua uccisione è equiparabile all’assassinio di John Kennedy, sia per reazioni da parte della stampa e dei fan, sia per la dinamica dell’omicidio che le accomuna.
Di sicuro, una delle reazioni più negative che c’è stata a seguito della morte di John Lennon è stata quella di Paul McCartney, che nel 2014, 34 anni dopo la morte di John Lennon, ha raccontato per la prima volta delle reazioni che ha avuto a seguito della notizia, che gli è stata comunicata telefonicamente. All’interno dell’intervista ha dichiarato quanto segue: “Ero a casa e ho ricevuto una telefonata. Era mattina presto, ero in campagna. Ho appena ricevuto una telefonata. Penso che sia stato così per tutti. È stato così orribile che non hai potuto accettarlo, non ho potuto accettarlo. Solo per giorni, non riuscivi a pensare che [Lennon] fosse sparito. Quindi, sì, è stato uno shock enorme e poi ho dovuto dirlo a Linda e ai bambini. Era molto difficile. È stato davvero difficile per tutti. È stato uno shock davvero grande, credo, nella vita della maggior parte delle persone.”
Perché la morte di John Lennon è stata insopportabile per Paul McCartney
Nel mondo del rock ci sono state tantissime morti avvenute per una serie di motivi differenti: dagli omicidi ai suicidi, passando per le overdose, gli incidenti, artisti che sono annegati o addirittura soffocati dal loro stesso vomito. In ogni caso, a seguito delle tantissime speculazioni che ci sono state a seguito della morte degli Artisti, tutti hanno accettato la dinamica della morte, nonostante fossero amanti of an di un determinato artista. Paul McCartney, invece, sembra non aver mai accettato la morte di John Lennon, non perché essa sia avvenuta, Ma per la dinamica con cui si è sviluppata.
All’interno dello stesso programma televisivo nel quale ha raccontato della sua reazione dopo la morte di John Lennon, Paul ha spiegato anche perché non è mai riuscito ad accettare la morte del suo compagno di band: “Era proprio come ‘Questo è solo un coglione. Questo non è nemmeno un ragazzo politicamente motivato. È solo una cosa totalmente casuale, un ragazzo che dice “Ehi” e spara“.