Tra le voci che, di recente, si sono distinte nell’ambito di una faida condotta contro le piattaforme di streaming, c’è anche e soprattutto quella di Jimmy Page, storico chitarrista dei Led Zeppelin che, con il suo incredibile talento, ha fatto sicuramente la storia della musica. La polemica, che si è sviluppata e che ha riguardato numerosissimi esponenti nell’ambito della storia della musica, riguarda il riconoscimento di royalties per gli artisti che, nella maggior parte dei casi, vengono ascoltati in streaming, divenuto come il meccanismo di fruizione fondamentale per la maggior parte degli ascoltatori. Ecco, allora, quali sono state le dichiarazioni rilasciate da Jimmy Page a proposito di quel che pensa dello streaming che, secondo il tuo giudizio, avrebbe contribuito a rovinare la storia della musica e del rock.
La polemica delle rockstar contro le piattaforme di streaming
Ha ormai assunto toni e connotazioni particolari la polemica delle rockstar contro le piattaforme di streaming, che ormai monopolizzano il mercato artistico e musicale, attraverso un’attenzione esclusiva degli ascoltatori nei confronti delle stesse; se in passato si poteva contare una certa attenzione che era destinata anche a CD o vinili, negli ultimi anni lo streaming è diventato parte preponderante dell’ascolto e della fruizione dell’ascolto da parte di utenti e amanti della musica.
Ciò, naturalmente, è stato determinato dall’ampia offerta delle piattaforme stesse, oltre che da un costo irrisorio, se si pensa a quante opportunità artistiche vengono offerte per un piccolo pagamento mensile. Ciò si riflette negativamente sui guadagni di un artista, soprattutto in termini di diritto d’autore e di royalties, che hanno fatto particolarmente discutere per la maggior parte delle rockstar.
Le dichiarazioni di Jimmy Page rilasciate su Instagram
Affidandosi ad Instagram, e parlando ai suoi fan oltre che all’industria musicale e dello streaming nello specifico, Jimmy Page ha deciso di esplicitare le sue dichiarazioni a proposito di quel che pensa che il meccanismo stesso abbia creato, in termini prettamente negativi. Le sue parole sono state piuttosto emblematiche e significative, e hanno trovato apprezzamento da parte dei suoi fan.
Ecco quali sono le dichiarazioni in questione: “Dopo aver visto di recente il Comitato di selezione per lo Streaming musicale il 24 novembre 2020, mi sento in dovere di scrivere questa lettera. Apprezzo pienamente il dilemma delle royalty per lo streaming che dovrebbero essere giustamente pagate a tutti i musicisti e gli scrittori che hanno fatto musica. Prima le società di streaming possono effettuare pagamenti equi a tutti i musicisti la cui musica viene suonata o vista via internet, e pagare royalties eque a coloro che ci danno grande piacere da parte di coloro che la sfruttano, meglio è.”