Leggiamo insieme la storia di quella volta che rubò con Neil Young un furgone per andare a Woodstock. Era il 1969 e i due si dovevano recare al famoso Festival di Woodstock nella cittadina di Bethel, nella contea di New York. In realtà non andiamo a vedere nello specifico le singole performance dei due artisti dal momento che sono state già ampiamente sviscerate e analizzate. Nessuno potrà mai dire che i due artisti non avessero fatto delle cose splendide e interessanti, anzi. Noi ci concentriamo stavolta sul trasporto, ovvero su come i due fossero arrivati a Bethel. Diciamo che tra i due non ci fu una vera e propria collaborazione musicale, ma una unione per necessità.
Impossibile spostare o annullare l’evento
Quello fu il momento in cui il dio della chitarra, ovvero Jimi Hendrix, fu costretto a collaborare con Neil Young per rubare un furgone per andare a Woodstock. Come sappiamo il festival era stato pubblicizzato come “An Aquarian Exposition: 3 Days of Peace & Music”. L’affluenza di pubblico in quel mostruoso e fantastico 1969 fu pazzesca, l’evento accolse oltre 400.000 persone (alcune fonti dicono anche di più). Per tutto il weekend il tempo aveva fatto le bizze e non c’era un sole che spaccava le pietre. Ma al tempo sembrava tutto possibile e gli organizzatori decisero di non cancellare per nulla l’evento.
I problemi organizzativi e l’aereo
Era domenica sera, o lunedì mattina se volete. La sera successiva sarebbe stata la notte che avrebbe portato il già celebre incredibile Jimi Hendrix nell’olimpo del rock. Jimi Hendrix avrebbe tenuto e fatto un’esibizione da vero fenomeno e di altissimo livello alle 8:30. Il Nostro doveva essere l’artista successivo di Crosby, Stills, Nash & Young sul palco principale. Ma c’erano dei problemi ed è stato, ai giorni nostri, proprio Neil Young a raccontare tutto. Il cantautore ha ricordato infatti: “Una delle cose che ricordo di Woodstock era cercare di arrivare lì per suonare. A quanto pare, l’aereo charter su cui mi trovavo con Jimi Hendrix era arrivato volato all’aeroporto sbagliato”.
L’ultima spiaggia
Cosa fare a quel punto? Le opzioni concretizzabili erano veramente poche e di certo né Jimi Hendrix né tantomeno Neil Young avevano intenzione di annullare. Neil Young ha detto: “Avremmo dovuto salire su un elicottero. Le strade erano intasate e non c’era nessuno all’aeroporto, quindi non avevamo praticamente modo di arrivare al concerto in quanto in realtà l’elicottero non c’era. Quindi siamo in aeroporto con l’avvocato Melvin Belli che cercava di capire cosa fare. E Melvin Belli decise di rubare questo furgone parcheggiato all’aeroporto. Quindi siamo saliti noi tre in questo furgone rubato e abbiamo cercato di andare al concerto di Woodstock per suonare: Jimi, Melvin e io. Questo è quello che ricordo davvero di Woodstock”.
L’arrivo
L’aneddoto sembra quasi paradossale ma fu proprio la verità. Fu in questo modo che Jimi Hendrix e Neil Young riuscirono ad arrivare in tempo al Festival di Woodstock e suonare così i loro pezzi. Pensate per un attimo gli organizzatori, accortisi magari che i due non arrivavano perché l’aereo aveva sbagliato. Immaginate il panico… Ma come abbiamo scritto sopra, in quel tempo nulla pareva impossibile.