Premettiamo subito che dissentiamo immediatamente da questa affermazione. Ma il mondo è bello anche perché è vario (non sempre, come in questi casi). A quanto pare, non tutti sono d’accordo sul fatto che i Queen sono una delle migliori band di sempre con un frontman incredibilmente capace e straordinario. Secondo un quotidiano inglese, precisamente del Galles e con il nome di “Western Mail“, i Queen non meritano assolutamente di occupare quel posto così celebre nell’Olimpo della musica. Alcuni lo meritano, come i Beatles, i Rolling Stones e i Beach Boys, ma certamente non i Queen. Ripetiamo, sempre secondo questo giornale e secondo il giornalista Duncan Higgitt.
LE OPINIONI DEL GIORNALE
Duncan Higgitt, che sicuramente si sarà attirato moltissime antipatie e tantissime critiche dai fan dei Queen, è stato assolutamente perentorio, quasi cattivo. Ha infatti detto riguardo alla morte di Freddie Mercury: “Dalla sua tragica scomparsa, la gente che non ha di meglio da fare nella vita ha tentato di deificarlo, cercando di elevare i Queen ad un livello occupato dai veri grandi, come i Beatles, gli Stones ed i Beach Boys […] I Queen? Scrissero una manciata di pezzi quasi decenti, dei quali ‘Bohemian Rhapsody’ non fa parte. Perlomeno gli Yes e gli altri prog-rockers ci hanno fatto il favore di scomparire. I Queen invece sono di nuovo in tour“.
I QUEEN ERANO DAVVERO SOPRAVVALUTATI?
In realtà, queste opinioni sul fatto che i Queen siano una delle band più sopravvalutate di sempre non sono poi così rare da scovare in giro e nei forum. Per più di qualcuno l’unico membro davvero valido del gruppo è stato Freddie Mercury ed è purtroppo deceduto. Gli altri invece non sono così leggendari come la stampa e il pubblico li vuole dipingere (sempre secondo i detrattori dei Queen). Vanno però anche precisate alcune cose: molti album per intero della band della Regina non risultato così incredibili. Certamente, i due Greatest Hits della band hanno notevolmente contribuito a generare una opinione molto positiva della band di Brian May, bypassando alcuni album francamente deboli.
RINNOVAMENTO AI TEMPI O MODA?
“I Queen hanno saputo rinnovarsi continuamente senza perdere la qualità”. Questa è stata una delle argomentazioni principali dei promotori della band di Freddie Mercury. Personalmente, ci sentiamo di dare ragione a questa argomentazione, nonostante alcuni periodi più vicino al mondo disco e dance non siano stati oggettivamente brillantissimi. Basti pensare all’album Hot Space che viene universalmente ritenuto il disco più debole del gruppo. Sono in particolar modo i primi album, fino a A Night At The Opera per capirsi, a far vedere i migliori Queen di sempre. Gli album immediatamente successivi, secondo i principali critici, non incarnano la stessa profondità e la stessa qualità. Ma c’è da dire un’altra cosa.
ANCHE I QUEEN ERANO UMANI
È fisicamente impossibile che ogni album di una band dalla carriera ultra ventennale riesca ad essere sempre valida e originale escluse alcuni (rarissime eccezioni). Non si dà sempre la colpa al gruppo, ma anche al passaggio di periodi musicali precisi che portano alcuni artisti ad adattarsi. Facendo un esempio impossibile ed iperbolico, magari i Queen avrebbero fatto un album rap/hip hop interessante e particolare, ma non sarebbe mai stato The Marshall Mathers LP di Eminem. Il motivo è semplice: alcune figure nascono in un ambiente perfetto per loro, motivo per cui Eminem potrebbe fare un album opera–rock ma non sarà mai un vero capolavoro.