Quali sono i migliori tastieristi del progressive rock? Keith Emerson va sicuramente inserito in questa classifica dal momento che è stato un vero e proprio simbolo di innovazione nello strumento. In realtà non si parla solamente di un tastierista e basta, ma di un vero e proprio genio. A lui è imputata l’evoluzione dell’organo Hammond e soprattutto dei Moog, i celebri sintetizzatori usati nel rock e nel progressive. Viene giustamente considerato uno dei più importanti musicisti del panorama progressive rock e non solo. Non a caso viene considerato da alcuni il tastierista più importante, talentuoso e innovativo dell’intera storia del rock. E noi siamo d’accordo con questo? Non lo sappiamo, per par condicio diciamo che anche gli altri 4 in questa classifica son bravissimi.
Richard Wright dei Pink Floyd
Anche lui lo dovevamo inserire per forza grazie alla sua presenza decisamente significativa nei Pink Floyd. E pensate che Roger Waters lo fece anche fuori dalla band per un presunto lassismo e poco impegno. Quello che però è importante segnalare in lui è la grandezza musicale del suo contributo, spesso sottovalutato. Basta ascoltare Echoes per capire, un brano che ha tanto di Rick Wright. Purtroppo Wright non c’è più ma i Pink Floyd e il mondo del progressive rock inglese ha tanto da ringraziare al celebre tastierista dei Pink Floyd.
Rick Wakeman degli Yes
Rick Wakeman è stato uno dei già importanti esponenti del progressive rock in chiave sinfonica degli anni Settanta. Il suo stile è sempre stato molto particolare e per l’appunto influenzato dalla musica classica e sinfonica. Il Nostro era infatti partito dalla musica classica e dal pianoforte per poi andare nelle tastiere elettroniche soprattutto con gli Yes. Moltissimi suoi brani riguardano temi fantasy e mitologici e viene considerato a grande ragione uno degli esponenti del genere più importanti. Non solo però: Rick Wakeman ha fatto delle grandi incursioni nell’art rock, nella dance e nel rock più “normale“.
Ray Manzarek dei Doors
Anche lui come Rick Wright e Keith Emerson non c’è più ma va ricordato come uno dei grandi del genere. Come dimenticare il suo contributo in canzoni come Light My Fire con il suo celebre riff di tastiere? Non si può dimenticare. Il resto dei Doors ha sempre elogiato il suo contributo musicale, affermando che Ray Manzarek è stato l’unico che è riuscito a mettere in musica le poesie di Jim Morrison. Il Nostro ha anche collaborato con un grande esponente della musica dubstep contemporanea come Skrillex, dimostrando anche una attenzione alla contemporaneità interessante.
Jon Lord dei Deep Purple e Whitesnake
E anche lui è morto, purtroppo. Siamo arrivato alle fine di questa classifica sui migliori tastieristi del progressive rock e non potevamo non inserire Jon Lord dei Deep Purple (e poi dei Whitesnake). A lungo è stato il membro meno considerato del gruppo, ma Jon Lord ha utilizzato l’organo Hammond con grandissima innovazione e abilità tecnica. Anche lui come Rick Wakeman aveva un retaggio nella musica classica, elemento che piacque moltissimo a David Gilmour che lo chiamò a suonare nel suo secondo progetto solista.