Il giovane bassista dei Greta Van Fleet Sam Kiszka, intervistato dal giornale australiano Heavy Magazine, ha parlato dei pro e dei contro dell’essere una rockstar. Secondo il più giovane dei fratelli Kiszka essere un musicista può essere meraviglioso e terribile allo stesso tempo.
Sam Kiszka, i pro e i contro dell’essere una rockstar
“Essere una rockstar può essere meraviglioso e terribile allo stesso tempo. La maggior parte del tempo sei stremato, ma già sai che presto dovrai salire su un altro aereo. Molto spesso vorresti solo riposare, ma essere una rockstar implica anche e soprattutto andare in giro per il mondo a far conoscere la tua musica.” Ha spiegato il giovanissimo bassista americano, che poi ha aggiunto: “Avere il privilegio e la possibilità di poter viaggiare è la più grande soddisfazione della mia vita. Puoi vedere tutto: i continenti, i mari, i deserti e soprattutto puoi entrare in contatto con tantissime persone e culture diverse, è veramente una cosa fantastica ed emozionante.”
Il musicista diciannovenne dei Greta Van Fleet non ha dubbi, essere una rockstar comporta anche tanti vantaggi: “Una delle nostre soddisfazioni più grandi è vedere tutte quelle persone che durante i live si scatenano sulle note delle nostre canzoni, interagendo con noi. Quello che accade nello studio di registrazione poi, è veramente un qualcosa di magico.”
Quali sono i prossimi impegni della rock band americana dei Greta Van Fleet?
Il giovane musicista dei Greta Van Fleet, la rock band americana nata nel 2012 a Frankenmuth (Michigan), ha parlato anche dei prossimi impegni della band: “Ultimamente siamo stati molto impegnati con i concerti del tour e c’è stato davvero poco tempo per entrare nello studio di registrazione e provare qualcosa. In ogni modo molto presto inizieremo a lavorare al nostro prossimo album e magari inizieremo a scrivere qualcosa di nuovo.”