L’uscita del biopic musicale Bohemian Rhapsody – incentrato sulla vita e la carriera dei Queen – ha rinsaldato un mito che già di per sé era incrollabile. E’ riuscita a rendere la figura di Freddie Mercury – da sempre leggendaria – ancor più idolatrata. La pellicola, che ripercorre le vicende della band britannica dal 1970 fino al Live Aid del 1985, non è stata accolta però nello stesso modo da tutti. Accanto ad un successo senza precedenti – che ha reso Bohemian Rhapsody il biopic più visto della storia – molti hanno lamentato imprecisioni e mancanze di dettagli fondamentali. Scopriamo in questo articolo un elemento, nella storia di Freddie Mercury, che non è descritto appieno dal film sui Queen.
BOHEMIAN RHAPSODY, TUTTE LE CRITICHE CONTRO IL BIOPIC SUI QUEEN
Sebbene la maggior parte delle persone ne abbia gioito e i fan dei Queen siano andati in visibilio, buona fetta di critica e pubblico non ha apprezzato Bohemian Rhapsody. Le motivazioni sono le più disparate. Dalla decisione, non condivisa, di interrompere la pellicola al 1985. Oscurando in questo modo, la parte della storia incentrata sulla malattia e la degenerazione di Freddie Mercury. Dalle accuse di omofobia agli scandali penali che hanno coinvolto il regista Bryan Singer – accusato proprio di abusi sessuali.
Ma c’è una questione che – più di ogni altra – ha lasciato il pubblico con l’amaro in bocca. Ovvero l’assenza di un’indagine approfondita dell’omosessualità di Freddie Mercury. Un ritratto della dissolutezza del cantante dei Queen, dei party selvaggi che organizzava a Garden Lodge. Tutte richieste ovviamente legate ad un pregiudizio sull’orientamento sessuale di Mercury e sul drammatico dilagare dell’AIDS negli anni ’80 – che fece milioni di vittime.
AIDS, IL RIFIUTO DEL GOVERNO E IL PREGIUDIZIO DELLA POPOLAZIONE
Quando – all’inizio degli anni ’80 – una prima ondata di HIV inizia a colpire parte della popolazione in Gran Bretagna, Stati Uniti e altrove, la sanità pubblica non riesce e non vuole rispondere. I medici iniziano a notare i primi sintomi in soggetti che – per altri motivi – erano già preda di pregiudizi e preconcetti. Come omosessuali e tossicodipendenti. L’idea iniziale del virus era così legata all’orientamento sessuale, che molti ritenevano non fosse una minaccia per la popolazione eterosessuale. L’HIV era sintomo di depravazione e dissolutezza.
FREDDIE MERCURY, L’AIDS E L’OMOSESSUALITA’
A causa di questi pregiudizi e alla mancanza di informazioni sulla malattia, molte persone come Freddie Mercury sono state abbandonate al loro destino. Il cantante dei Queen ricevette la diagnosi nel 1987, ancora troppo presto perché si iniziasse a prendere seriamente in considerazione il virus. Mercury non dovette combattere solo contro il male ma anche contro il pregiudizio della maggior parte della popolazione.
In Bohemian Rhapsody il tema dell’omosessualità di Freddie Mercury viene solo accennato, quasi sfiorato. Si vede il cantante dei Queen fare questa rivelazione a Mary Austin, lo si vede incontrare Jim Hutton – ma senza accennare al contesto storico in cui tali comportamenti erano fortemente osteggiati e criticati. Brian May e Roger Taylor hanno sempre confermato come Bohemian Rhapsody descrivesse solo la verità. La storia dei Queen e del suo leggendario cantante emerge in modo protagonistico, lasciando in ombra il periodo storico e le sfide che Freddie Mercury dovette affrontare a causa della sua omosessualità.