La seconda metà degli anni ’50 fu caratterizzata dalla diffusione sempre più radicata di un genere che sarà in grado di segnare la storia della musica. Stiamo ovviamente parlando del rock ‘n’ roll, che stava prendendo piede grazie a personalità del calibro di Little Richard, Chuck Berry ed Elvis Presley. Un’autentica rivoluzione musicale, sociale e culturale che cambiò il mondo in senso positivo, ma non per tutti. Tra i grandi oppositori di questa ventata di novità, infatti, va segnalata una star assoluta come Frank Sinatra.
La rinascita di Frank Sinatra dopo anni di difficoltà
In un’era caratterizzata dal giubbotto di pelle e dalla cresta di Elvis The Pelvis, The Voice stava cercando di tornare in auge dopo un periodo di crisi. Le difficoltà lo coinvolsero sia sotto l’aspetto privato, sia per quanto riguardava la sfera professionale. Una delle voci più iconiche della sua epoca aveva avuto problemi con fisco, con le donne, con la salute. Ad ogni modo, Frank Sinatra provò a risalire firmando un nuovo contratto con l’etichetta Capitol Records, che aveva già lavorato con Nat King Cole e numerosi altri artisti di alto livello. Inoltre, la star vinse il Premio Oscar come miglior attore non protagonista grazie alla sua interpretazione in Da qui all’eternità, diventando anche un’icona del mondo cinematografico.
Fu un brano straordinario come I’m Walking Behind You a far tornare Sinatra in vetta alle classifiche, anche grazie ad alcuni cambiamenti sostanziali nel suo gruppo di lavoro. Il rilancio del talento dello swing lo rese non più una vecchia gloria, ma un esempio da seguire, capace di anticipare le generazioni future. Ad esempio, The Voice lanciò Songs for Young Lovers, un concept album del 1953 tra i primi realizzati in vinile e non su 78 giri in resina di gommalacca. Certo, non era tutto rose e fiori, ma la risalita del cantante americano sembrava costante. Tutto ciò nonostante la già citata ascesa del rock ‘n’ roll. Il buon Frank si fece coraggio e mostrò tutta la sua grinta per fronteggiare un genere a lui ostile.
L’avversione di The Voice nei confronti del rock ‘n’ roll
Frank Sinatra, dunque, non era proprio un amante del rock. Anzi, non esitò a definirlo come “una musica scritta, suonata e cantata da cretini strampalati”. Era solo uno dei molteplici esempi di quanto Swoonatra non avesse mai peli sulla lingua, senza avere alcuna paura di esprimere opinioni impopolari. Il rock ‘n’ roll non era altro che “una forma di espressione brutta brutale e disperata”, considerata tra le peggiori che abbia mai dovuto ascoltare. The Voice creò una divisione netta tra due mondi piuttosto differenti tra loro, due binari che sarebbero rimasti paralleli per sempre.
In questo modo, ottenne il favore dei genitori dei giovanissimi che si dimenavano tra balli sempre più energici, che non apprezzavano la frenesia e l’apparente follia dei movimenti dei loro figli. Evidentemente, in quel periodo, ribellarsi a canoni tradizionali così ben consolidati faceva scandalo. Tuttavia, un’opinione di questo tipo fece in modo che Frank Sinatra diventasse ancora più una leggenda, essendo stato sempre pronto a mettersi in gioco e a rompere ogni schema.