Firenze Rocks 2019: la polemica è già iniziata
Il Firenze Rocks 2019 è diventato sempre più di tendenza, negli ultimi giorni. Se c’è qualcosa di cui si è certi è che il classico principio del “che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli” è ancora una volta confermato. Le ultime ore si sono fatte caldissime, e non soltanto per un’estate che non vuole sapersene di tramutarsi in autunno. La Visarno Arena di Firenze ospiterà la terza edizione del Firenze Rocks, dal 13 al 16 giugno del 2019. Quattro giorni in cui ci si aspettava un andamento certamente più scoppiettante rispetto a quello che si sta delineando.
Non mettiamo assolutamente in discussione il talento e le capacità degli artisti che saranno presenti nella prossima edizione del Festival. Ma ciò che fa dubitare della natura dell’evento è la presenza – fino ad ora – di artisti che con il rock c’entrano poco.
The Cure headliner dell’ultimo giorno
Partiamo con i primi nomi annunciati, che avevano fatto storcere il naso ma non troppo. Parliamo dei Cure; la band ha certamente dalla sua una carriera ricca di successi e qualità, ed è indiscutibile il talento di chi sarà presente alla Visarno Arena il 16 giugno. La polemica è nata, però, per due fattori che vanno al di là della qualità dei Cure: il primo riguarda il genere musicale che dovrebbero rappresentare, il secondo il giorno in cui sono stati scelti.
Una band post-punk ci può anche stare in un contesto come quello del Firenze Rocks 2019, ma sembra essere un passaggio troppo forzato. In altre parole: se fosse stato il Firenze Music Festival sarebbero stati perfetti, ma è il Firenze Rocks. E poi il 16 giugno che ha fatto nascere la grande polemica tra gli appassionati. L’ultimo giorno è quello del colpo di coda, del canto del cigno. Insomma: dello spettacolo alla fine dello spettacolo. E i Cure non sono sicuramente Ozzy Osbourne o i System of a Down, headliner degli ultimi giorni delle passate edizioni.
Ed Sheeran e il rock che c’entra poco
Se i Cure potevano andare anche bene, chi fa saltare il progetto di molti appassionati che volevano fare l’abbonamento completo è Ed Sheeran. Per l’artista in questione i motivi si sprecano e possiamo sottolinearne soltanto qualcuno. Partiamo sempre con lo stesso concetto: Ed Sheeran non è un artista di poco conto, ma sembra essere completamente fuori luogo nell’ambito del Firenze Rocks 2019.
Immaginare un cantante che imbraccia la chitarra e che fa tutto fuorchè rock sul parco della Visarno Arena è fastidioso per molti. Anche Eddie Vedder l’ha fatto, tornando con la mente un po’ indietro nel tempo, ma Eddie Vedder è Pearl Jam, e i Pearl Jam sono amatissimi nel pubblico della manifestazione. Con Ed Sheeran il pubblico è costituito da fasce di età e da gusti completamente differenti; capiamo – ovviamente – il ragionamento economico che c’è dietro certe scelte, ma non si rischia di snaturare una manifestazione che, nelle prime due edizioni, ha offerto il meglio del meglio?