Cosa succede quando due grandi artisti si incontrano, seppur in maniera del tutto casuale? Gli aneddoti a riguardo fioccano e lasciano presagire numerosi spunti di interesse. Nel caso specifico, stiamo parlando del cantautore Fabrizio De André e dell’ex calciatore del Cagliari e della nazionale italiana Gigi Riva. I due si conobbero a Genova nel 1969, in una circostanza fortuita, ma rimasta solenne per entrambi i protagonisti.
Fabrizio De André e Gigi Riva, due talenti in grande ascesa
Le storie di Fabrizio De André e Gigi Riva non sono così differenti come si potrebbe immaginare, almeno per alcuni aspetti. Entrambi erano e sono geni assoluti nei loro rispettivi ambiti. Entrambi non hanno mai nascosto una notevole passione per un’isola, la Sardegna, all’interno della quale hanno scelto di vivere. A tutto ciò, bisogna aggiungere la notevole stima musicale che Gigi nutre nei confronti di Faber. Una considerazione ricambiata anche dal poeta genovese, tifoso sfegatato del Genoa, ma grande fan del centravanti del Cagliari, soprattutto per la sua capacità di affrontare i più potenti in maniera sbarazzina.
Lo straordinario incontro tra due talenti
Verso la fine dell’estate del 1969, i due talenti entrarono in contatto diretto. Fu Riva ad andare a trovare De André in compagnia dell’altro calciatore Giuseppe Ferrero, durante una trasferta a Genova. All’inizio, venne fuori la natura taciturna di entrambe le figure, così come raccontato proprio da Rombo di Tuono: “All’inizio non parlavamo quasi mai. Per sbloccare la situazione, bevemmo quattro bicchieri di whisky e fumammo non ricordo quante sigarette”.
Col passare dei minuti, la conversazione entrò nel vivo. “Ci parlammo dei nostri ricordi, Fabrizio mi parlò di Georges Brassens e della sua grande amicizia con Luigi Tenco, culminata in una notte di collaborazione per il brano Preghiera in gennaio. Quest’ultima è un vero inno all’amicizia, la mia canzone preferita in assoluto”. Gigi Riva ricorda anche di Fabrizio De André che era avvezzo a scrivere le canzoni di notte e dormire fino a tardi la mattina. “Mi regalò una chitarra, ed io ricambiai con la maglietta bianca col numero 11 utilizzata contro la Sampdoria”, aggiunse la punta.
La grande stima di Riva per De André
Quell’incontro rimase l’unico, con sommo dispiacere per entrambi per una serata molto piacevole. Tuttavia, Riva sottolineò la sua passione per diverse canzoni di De André, da Bocca di Rosa a La canzone di Marinella. “Erano la colonna sonora nelle trasferte del mio Cagliari”, affermò il calciatore. “Inserivo sempre le canzoni di Faber. Alcuni miei compagni protestavano da dietro, ma facevo finta di non sentirli”. A quei tempi, i due non sapevano come sarebbe andata la loro vita, ma scelsero entrambi la Sardegna come dimora.
“Nonostante la storia molto triste del suo sequestro, Fabrizio scelse di restare nell’isola e frequentare i sardi, da lui molto amati. Non aveva intenzione di cambiare idea solo a causa di qualcuno”. Quindi, Gigi Riva ha parlato della scelta di non andare a trovare il cantautore all’Agnata solo per “non disturbarlo”. Inoltre, ricorda tutto il suo amore per le canzoni di Faber, da lui considerate “tra i ricordi più cari”. Una passione trasmessa anche ai suoi figli Mauro e Nicola.
Un filo diretto che non si è mai spezzato
Nonostante si fossero incontrati una volta sola, Fabrizio De André e Gigi Riva rimasero legati a doppio filo. Dopo la morte del primo, il secondo si recò presso via del Campo ed entrò nel museo a lui dedicato, gestito da Gianni Tassio. Quest’ultimo sottolineò quanto fosse figlio di quella strada e i due si fecero una foto con la chitarra Esteve, l’ultima suonata da De André nei suoi concerti. Quindi, Gigi lasciò un suo autografo sul libro degli ospiti, scrivendo semplicemente “Ciao Fabrizio”.
Alcuni anni dopo, nel 2005, Riva si sedette accanto alla vedova di Fabrizio, Dori Ghezzi in occasione del concerto di tributo Le Nuvole. Nell’occasione, diversi artisti interpretarono le canzoni di Faber, tra i quali anche Massimo Ranieri. Il cantautore napoletano omaggiò Riva citandolo tra il pubblico. Gigi, ancora oggi, non nasconde la sua forte emozione per quel gesto e per gli applausi ricevuti dalla gente presente all’evento.