I Pink Floyd sono, senza ombra di dubbio, una delle migliori band che la musica abbia mai avuto. Qualunque fan – o in generale appassionato di musica – avrebbe difficoltà a scegliere solo sei canzoni, tra le tante rilasciate dalla band, che secondo lui sono le migliori mai prodotte. Figurarsi poi, se a fare quella scelta, fosse proprio uno dei membri della storica formazione britannica. Scopriamo oggi, i sei brani scelti dal chitarrista David Gilmour – durante un’intervista con Billboard – dall’enorme catalogo discografico dei Pink Floyd.
DAVIG GILMOUR, CARRIERA NEI PINK FLOYD
David Gilmour non fa parte del nucleo originario dei Pink Floyd, sebbene entri nella band solo un paio di anni dopo. Nel 1965 infatti, Syd Barrett dà origine alla band assieme a Roger Waters, Nick Mason e Richard Wright. Nel 1967, Gilmour viene assoldato come chitarrista – inizialmente per affiancare e supportare un Barrett sempre più imprevedibile e incontrollabile.
Il suo ruolo, di fatto, diventerà ben presto predominante – rispetto a quello dell’instabile vocalist – andandolo a sostituire del tutto nel 1968. In quell’anno Syd Barrett – sempre più preda di sostanze stupefacenti e di un disturbo mentale, mai del tutto compreso – verrà allontanato dai Pink Floyd.
DAVID GILMOUR E L’INTERVISTA SUI PINK FLOYD
Nel 2006, in un’intervista concessa per Billboard, David Gilmour stilò la lista delle sue sei canzoni preferite dei Pink Floyd. Una scelta sicuramente non facile per il chitarrista.
Vuoi per il fatto di essere stato colonna portante della band. Vuoi per il rapporto – contrastato e difficile – con il bassista Roger Waters. Eppure, Gilmour compila una classifica con la quale concorderanno sicuramente molti fan della band di Syd Barrett.
PINK FLOYD, LE SEI CANZONI PREFERITE DEL CHITARRISTA DAVID GILMOUR
Le prime tre canzoni scelte da David Gilmour vanno a formare un trittico ideale all’interno della discografia floydiana. Ci troviamo infatti di fronte ad alcuni dei brani più iconici e leggendari della band. Parliamo di Shine on You Crazy Diamond – dedicata proprio al “diamante pazzo” Syd Barrett – e Wish You Were Here. Entrambe estratte dall’album capolavoro omonimo. A completare il triumvirato arriva Comfortably Numb, dal disco The Wall.
Le ultime tre scelte – selezionate da David Gilmour all’interno del vasto repertorio del Pink Floyd – sono altrettanto belle e condivisibili. “High Hopes da Division Bell è una delle mie canzoni preferite di tutti i tempi” ha rivelato il chitarrista durante l’intervista con Billboard. Per poi concludere con, The Great Gig in the Sky – altro pezzo leggendario di Roger Waters e soci – e Echoes.
L’EREDITA’ DEI PINK FLOYD SECONDO DAVID GILMOUR
Dopo aver stilato la lista delle sue sei canzoni preferite dei Pink Floyd – con la rassicurazione che ce ne sono anche molte di più – David Gilmour è passato a riflettere sull’eredità lasciata dalla band britannica.
“Eredità? Quale eredità? Credo che la nostra musica continuerà ad essere suonata per un pò. – ha detto il chitarrista a Billboard – Alla fine verrà dimenticata come ogni cosa. Quanto ci vorrà? Cento anni, mille anni, un milione di anni? Non ne ho idea. Non è qualcosa a cui penso molto”.