Nella notte tra il 10 e l’11 gennaio del 2016 moriva David Bowie, 2 giorni dopo aver pubblicato l’ultimo suo album in studio “Blackstar”. Le supposizioni non sono confermate, ma probabilmente la sua morte è avvenuta in una clinica oncologica di New York dove si sarebbe sottoposto ad eutanasia volontaria, consapevole della propria degenerazione fisica dopo 18 mesi di lotta contro il tumore al fegato. Bowie è stato sicuramente uno dei simboli più emblematici, dal punto di vista musicale, del secolo scorso. Ha influenzato, nell’ambito del rock e del pop, diverse generazioni.
Famosissimo non solo dal punto di vista musicale ma anche per la sua immagine in costante evoluzione, per definire una personalità così complessa e dinamica ci serviremo, oggi, di 10 curiosità che riguardano la sua figura:
1) Il suo è uno pseudonimo di David Robert Jones; la scelta di utilizzare “David Bowie” come pseudonimo deriva da un possibile errore di riconoscimento in cui poteva incorrere il britannico, facilmente confondibile con Davy Jones dei The Monkees, celebre band pop rock fondata, a Los Angeles, nel 1965.
2) Tuttavia, David Bowie non l’unico pseudonimo utilizzato dal cantautore e attore britannico: in base alle diverse fasi della sua carriera musicale, diversi, infatti, sono stati gli pseudonimi: i più famosi sono stati Ziggy Zardust e The Thin White Duke (lo snello Duca Bianco), tuttavia non gli unici: altri pseudonimi utilizzati sono: Alladin Sane, Halloween Jack e Nathan Adler, considerabili come veri e propri alter-ego dell’artista, che non cambiava solo nome e aspetto ma anche personalità e modi di fare e comportarsi.
3) Una delle emblematiche caratteristiche fisiche di David Bowie è la differenza cromatica dei suoi due occhi: infatti, la pupilla sinistra del britannico è stata dilatata in modo permanente, creando quella particolare colorazione più scura. La differenza tra i due occhi deriva da un litigio adolescenziale con il suo amico George Underwood, che gli diede un pugno alterando permanentemente, a causa di una paralisi alla pupilla, la condizione originaria. Tuttavia, i due sono rimasti molto amici, tanto che dopo essersi insieme appassionati alla musica, i due hanno anche collaborato e Underwood è passato alla storia per essere il disegnatore di due copertine degli album di Bowie.
4) Fin dall’età di sei anni era molto appassionato alla musica; ruolo fondamentale dal punto di vista musicale lo ebbe suo fratello, Terry Burns, che ascoltava jazzisti come Coltrane e leggeva beat. Di fatto, le prime esperienze musicali per Bowie furono nel coro della sua chiesa. Iniziò a suonare all’età di 12 anni, quando sua madre gli regalò un sassofono di plastica.
5) Ziggy Zardust fu uno dei due alter-ego principali . Considerato alla pari di un extraterrestre, Bowie dichiarò che in realtà si trattava di un umano che aveva il potere e la fortuna di entrare a contatto con entità paranormali, svolgendo dunque un ruolo messiatico. L’intento finale di Bowie, dunque, attraverso Zardust, era quello di attualizzare e umanizzare la figura dell’alieno, oggetto di timore da parte di molti.
6) Altro famosissimo alter-ego, che nell’immaginario collettivo rappresenta in pieno la figura di Bowie stesso, è quello [nextpage title=”Pagina 2″]
del Duca Bianco (Thin White Duke). Il Duca Bianco è un personaggio aristocratico, lontano da quel clamore rappresentato dal glam rock e dell’immagine pomposa che aveva di sè Bowie con Zardust, vestito in modo sobrio ed elegante, che ha atteggiamenti altrettanto posati e molto affascinato dall’occultismo. Proprio a proposito di ciò, alcune fonti testimoniano che il personaggio, che all’epoca faceva uno smodato uso di cocaina e sigarette, vivesse in un’abitazione inquietante, piena di manufatti egizi e candele nere, ed era terrorizzato dall’idea che delle streghe potessero rubare il suo sperma per effettuare delle pozioni. Altra passione del tempo fu quella verso il filosofo Nietzsche; a proposito della vicinanza con quest’ideale, è famosissima la citazione “Hitler è stata la prima vera rockstar!”.
7) «Molto di quello che all’inizio mi aveva attratto del buddhismo è rimasto con me, l’idea della transitorietà e che non c’è niente cui aggrapparsi pragmaticamente, che ad un certo punto dobbiamo lasciare andare ciò che consideriamo a noi più caro, perché la vita è molto breve. La lezione che ho probabilmente imparato più di qualsiasi altra cosa è che la mia soddisfazione viene da quel tipo di investigazione spirituale. E questo non significa che voglio trovare una religione a cui aggrapparmi, significa cercare di trovare la vita interiore delle cose che mi interessano», in una famosa intervista al Daily Telegraph, nel 1996, David Bowie affermò queste parole. In un certo punto della sua vita si avvicinò molto alle filosofie e dottrine orientali, in particolar modo rimanendo affascinato dal buddhismo, tanto che per un periodo di tempo fu in isolamento, in Scozia, con 4 lama tibetani.
8) Il cantautore britannico è stato sposato con Mary Angela Barnett, modella e attrice statunistense, da cui ha avuto un figlio, e con Imam Mohamed Abdulmajid, modella somala, con cui ha avuto una figlia. Tuttavia, sulla sessualità di Bowie si è molto discusso, dal momento che lo stesso ha più molte ironizzato e confuso la stampa attraverso le sue dichiarazioni. In un primo momento, nel 1972, ammise di essere gay in un’intervista, per poi smentire, ironizzando sul fatto che tutti tendono a credere a ciò che leggono. Nonostante la smentita, il movimento gay britannico utilizzò la sua immagine come icona. In secondo luogo, il nativo di Londra dichiarò di essere bisessuale alla rivista Playboy. La questione, irrisolta, sembrò chiudersi quando lo stesso, in un’intervista al Rolling Stone, precisò di non essere omosessuale, ma attratto dalla scena gay underground di Londra, per cui aveva deciso di ironizzare sulla cosa.
9) Nonostante fosse un’arte che preferiva meno rispetto alla musica, David Bowie era un appassionato di cinema. Questa sua passione, in alcuni casi, si è tramutata in vero e proprio impiego. Ha recitato infatti in alcuni film come “L’uomo che cadde sulla Terra”, “Miriam si sveglia a mezzanotte”, “L’ultima tentazione di Cristo” (dove ha interpretato Ponzio Pilato) e “August”.
10) Ha venduto, in tutta la sua carriera, 140 milioni di dischi. Secondo la rivista Forbes (rivista di economia statunitense fondata nel 1917) è stato il quarto cantante più ricco al mondo nel 2007, preceduto da Madonna, Jay-Z e Paul McCartney.