David Bowie era un vero genio visionario della musica. Il celebre Duca Bianco nutriva una forte considerazione per diversi suoi colleghi di alto rango. Tra questi, occupava senz’altro un ruolo di primo piano Bruce Springsteen, tenuto in alta considerazione dal collega. Vediamo cosa pensava la star britannica nei confronti del Boss statunitense.
La situazione di David Bowie e Bruce Springsteen negli anni ’70
Agli inizi degli anni ’70, David Bowie era già sulla cresta dell’onda. L’artista stava per realizzare due nuovi brani scritto proprio dal Boss, Growin’ Up e It’s So Hard To Be A Saint In The City, a cavallo tra il 1973 e il 1974. Al tempo stesso, nonostante due album di buon livello, la situazione finanziaria di Bruce Springsteen non era delle migliori e faceva fatica a pagare l’affitto di casa. Sotto questo aspetto, il futuro Duca Bianco stava molto meglio, anche se i singoli citati non avrebbero avuto un successo straordinario. Eppure, due fenomeni del genere si incontrarono in una circostanza davvero molto particolare.
Come si erano conosciuti i due geni della musica
David Bowie conobbe Bruce Springsteen nel 1973. Il primo era un ragazzo raffinato, quasi spaziale. Il secondo era un tipo molto più semplice, che indossava sempre jeans e magliette di uso comune. Due personalità davvero diversissime, entrate in contatto per motivi abbastanza casuali. Infatti, il futuro Boss apriva i concerti del cantante e attore Biff Rose, in occasione di sei spettacoli al Max Kansas’s City di New York. Il destino volle che Rose fosse molto amico di David Bowie. Quest’ultimo aveva scelto di inserire una sua canzone, Fill Your Heart, all’interno del suo acclamato disco Hunky Dory. In occasione dell’ultima di quelle performance, Bowie andò a sentire Rose e si rese conto dello sconfinato talento di Springsteen. Prima, non lo aveva neanche mai sentito nominare. E la carriera del Boss iniziò a sua volta a decollare.
L’opinione del Duca Bianco riguardo al Boss
Cosa pensava David Bowie di Bruce Springsteen? In un’intervista rilasciata a Musician in tempi recenti, il primo parlò della performance del secondo durante i concerti di Biff Rose: “Quando l’ho sentito da artista solista, Bruce non mi piaceva. Poi, quando è entrato il resto della band sul palco, lui si è trasformato in un altro. Lo spettacolo è stato meraviglioso. Avevo gradito fin da subito i brani di Asbury Park, tutto ciò che riusciva a creare agli inizi della sua carriera”. Fu un trampolino di lancio grandioso per il Boss. Alcuni mesi dopo, David scelse di realizzare una cover di una canzone di Bruce, la già citata Growin’ Up. Lo avrebbe definito come “l’unico artista statunitense degno di considerazione”. Un riconoscimento non da poco.
Il commosso ricordo di Bruce nei confronti di David
Poco dopo la morte di David Bowie, sopraggiunta il 10 gennaio 2016 all’età di 69 anni, Bruce Springsteen gli dedicò due tweet davvero commoventi. “Qui nella E Street Band, stiamo subendo la grande perdita di David Bowie. Era un genio visionario, uno dei primi sostenitori della nostra musica”, recita il primo post. Ecco il secondo: “Era sempre in continuo cambiamento, in notevole anticipo rispetto ai tempi, era un artista con il quale aspiravi al massimo. Ci mancherà moltissimo. Bruce”.