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5 canzoni Rock che creano dipendenza al primo ascolto

Avvicinarsi al Rock è sempre un’esperienza importante e significativa. Il primo approccio ad un genere che, di primo acchito, può sembrare tanto spinto. libero e dissoluto, rappresenta una vera e propria ventata di libertà per ogni ascoltatore novizio. Alcuni brani, tra gli altri, rimangono maggiormente impressi nella nostra mente, sin dalle prime volte. Parliamo di classici intramontabili che hanno saputo travolgere anche i timpani più acerbi senza doversi soffermare più di una volta. Del resto, di fronte alla storia c’è davvero poco da fare.

Innamorarsi di determinate canzoni, renderle la colonna sonora della nostra vita, di alcuni tra i momenti più memorabili, dei periodi più belli o di quelli più brutti rappresenta, forse, uno degli aspetti migliori della musica stessa. Il rapporto che si crea tra un artista e chi lo ascolta trascende la fisicità delle conoscenze, va oltre il dialogo e ci spinge a pensare realmente all’incisività dell’impatto di, ciò che, visto da fuori può sembrare un attimo ricreativo o, nei casi più dispregiativi, superficiali, sulla nostra esistenza. In questa classifica, abbiamo raccolto, qualcuna delle canzoni che più ci ha fatto sognare, su cui abbiamo consumato puntine su puntine dei nostri giradischi o, più comunemente, intere ore d’autonomia delle batterie dei nostri smartphone.

5) AC/DC – Back in Black (1981)

Back in Black viene estratta come singolo dall’omonimo album che la band rilascia nel 1980. Reduce dalla tragica perdita dello storico frontman Bon Scott. Risollevarsi da un momento così buio sembrava impossibile, ma gli AC/DC seppero come riemergere dalle ceneri grazie ad una delle più grandi canzoni nella storia dell’ Hard Rock.

4) Deep Purple – Smoke On The Water (1973)

Parliamo forse del riff di chitarra per eccellenza. Chiunque, anche chi non ascolta Rock, sa come canticchiare questa successione di note semplice, d’impatto e, sicuramente,leggendaria. Smoke On The Water nasce dopo lo storico incendio del famigerato casinò di Montreaux ,in cui, Frank Zappa si stava esibendo con la sua band. Negli anni, grazie anche all’altrettanto iconico disco Live Made in Japan del 1972, Smoke On The Water è diventata un caposaldo nella storia della musica.

3) Bob Dylan – Knockin’ on Heaven’s Door (1973)

Concepita inizialmente come colonna sonora per il film Western Pat Garrett & Billy Kid di Sam Peckinpah, Knockin’ on Heaven’s Door è diventata un inno alla pace, esplicato attraverso la flebile voce di uno sceriffo in punto di morte che ha deciso di deporre, finalmente, le armi. Nel corso dei decenni, si sono susseguite diverse esecuzioni onorevoli del brano, tra cui risalta quella dei Guns N’ Roses, in cui, la band statunitense ricopre la canzone d’argento vivo, rendendola una ballata in puro stile Hard Rock.

2) Dire Straits – Sultans of Swing (1978)

Ripubblicata nel 1979, Sultans of Swing entrò prepotentemente nelle classifiche di tutto il mondo, consacrandosi come successo intramontabile fin dagli albori. Sultans of Swing è stata scritta interamente da Mark Knopfler, traendo ispirazione da un gruppo Jazz che si stava esibendo in un pub a sud di Londra.

1) Led Zeppelin – Whole Lotta Love (1969)

Il brano è una chiara rielaborazione di You Need Love del 1962, scritta dal bluesman Muddy Waters. Il brano incalza e coinvolge dalla prima all’ultima nota. La chitarra di Jimmy Page è rimasta impressa negli echi di decenni di storia della musica senza mai perdere di smalto. Robert Plant è immenso, mentre John Bohnam esprime una potenza poderosa alla batteria. John Paul Jones è l’elemento d’equilibrio nella canzone come nella storia della band stessa. Whole Lotta Love è il connubio perfetto tra emozione e pragmatismo. Una bomba sempre pronta ad esplodere da ormai mezzo secolo.

 

 

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