Bob Dylan è uno dei più grandi artisti musicali al mondo. La sua poetica è stata amata e presa da esempio da molti musicisti e cantautori i tutto il mondo, diventando anche una figura di riferimento per i giovani degli anni ’60 grazie a brani entrati nella storia come per esempio “Blowing In The Wind”. Qualora ce ne fosse stato bisogno il suo talento è stato riconosciuto anche dalla vittoria del premio nobel alla letterature del 2016, evento che per altro sollevò numerose polemiche.
Bob Dylan: i documenti tornati alla luce
Recentemente è stata portata alla luce un’intera raccolta di documenti riguardanti l’autore di “Knockin’ On Heaven’s Doors” che si credevano perduti. Gli articoli di cui ora si conosce l’esistenza includono testi inediti scritti dalla star, lettere scambiate tra lui ed il defunto musicista blues americano Tony Glover e trascrizioni di interviste tra i due. La collezione apparteneva proprio a Tony Glover, che ha perso la vita il 29 maggio 2019.
Interviste e manoscritti
Nella fattispecie tutti questi documenti includono: le interviste trascritte sui giornali che ebbero luogo nel 1971 ed in cui il cantautore nato a Duluth nel 1941 parlava di come l’antisemitismo avesse influenzato la sua decisione di cambiare il suo nome da Robert Zimmerman in Bob Dylan. “Molte persone hanno l’impressione che gli ebrei prestino denaro e commercino in maniera poco lecita”, dichiarò. E’ stato anche scoperto come la sua canzone del 1969 “Lay Lady Lay”, inclusa nell’album “Nashville Skyline”, era stata originariamente scritta per Barbra Streisand. Alcuni degli altri testi messi all’asta includevano versi che Dylan scrisse dopo aver fatto visita Woody Guthrie nel maggio del 1962.
Venduti a 495 mila dollari
I documenti erano sempre stati tenuti privati dal musicista, mentre sua moglie, una volta rimasta vedova ha deciso di farli fruttare mettendoli all’asta. Sono stati venduti infatti dalla casa d’aste RR di Boston. La maggior parte dei lotti in cui i documenti erano stati suddivisi è stata acquistata da un offerente la cui identità non è stata resa pubblica. Si sa però che la spesa totale è stata di ben 495 mila dollari.
Bob Dylan: il biopic su di lui
Per quanto riguarda la figura di Dylan in generale, in questo periodo avrebbe dovuto essere interpretato da Timothée Chalamet in un film biografico di prossima uscita. Le riprese sono state però posticipate a causa della pandemia di corona virus. “Non penso che sia un progetto conclusosi a questa maniera, ma è difficile da realizzare con il Covid perché è ambientato anche in piccoli club con molte comparse in costumi d’epoca, quindi è prevista anche una troupe ampia”, ha spiegato il direttore della fotografia Phedon Papmichael il mese scorso.