I Beatles sono annoverati come una delle band più influenti e di successo nella storia della musica. E a ragione. Se presi collettivamente saltano subito agli occhi gli alti picchi di notorietà e i brani capolavoro che ne hanno scandito la carriera. Ma se considerati singolarmente – la storia cambia. Si prenda ad esempio Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band – unanimemente riconosciuto come uno dei migliori album dei Fab Four. Né George Harrison né Ringo Starr conservano bei ricordi del periodo di incisione. Quest’ultimo addirittura, ha espressamente dichiarato di aver sempre preferito suonare i pezzi di John Lennon piuttosto che quelli di Paul McCartney.
GEORGE HARRISON, I RICORDI DELL’INCISIONE DI SGT. PEPPER’S LONELY HEARTS CLUB BAND
Nel 1967 i Beatles pubblicano il loro ottavo album in studio: Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band. Considerato da critica e pubblico come uno dei migliori lavori dei Fab Four – nonché come uno dei dischi più influenti del XX secolo – ha venduto oltre trentadue milioni di copie in tutto il mondo.
Nonostante la fama e la notorietà che l’hanno sempre circondato, l’album non è riuscito a suscitare lo stesso entusiasmo nei suoi creatori. George Harrison svelò infatti di essersi incredibilmente annoiato durante il “processo di assemblaggio”. Il termine è forse dovuto al fatto che Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band è difficilmente riconducibile ad un unico genere musicale. Questo è dovuto ad una grande complessità di testi, cencept, idee creative e tecnologie avanguardiste.
RINGO STARR PARLA DEL SUO RUOLO IN SGT. PEPPER’S
Come George Harrison, anche Ringo Starr non mette Sgt. Pepper’s in cima alla lista dei suoi dischi preferiti. Il batterista venne addirittura escluso dall’incisione di un brano – She’s Leaving Home – dove non ha nessuna parte ai piatti. Oltre questo – e le varie ragioni tecniche – Ringo ha sempre sottolineato come l’ottavo album fosse essenzialmente un progetto di Paul McCartney.
Non ci sarebbe nulla di male, no? Se non fosse che il batterista dei Beatles ha svelato di aver sempre preferito suonare i pezzi scritti da John Lennon. Piuttosto che quelli composti da McCartney. In un’intervista per Anthology, Starr ha spiegato i motivi di tale propensione – che risiede essenzialmente nello stile individuale dei due cantautori.
ECCO PERCHE’ RINGO STARR PREFERIVA JOHN LENNON
In un’intervista, il batterista dei Beatles – Ringo Starr – ha spiegato perché abbia sempre preferito suonare i pezzi di John Lennon. L’autore di Imagine aveva un’anima più rock, rispetto a Paul McCartney. Mentre infatti quest’ultimo scriveva pezzi come Good day Sunshine e Rigby, il sound di Lennon si faceva più pesante e crudo. Emblematici brani come Rain e Tomorrow Never Knows. Brani che anche Ringo Starr ha sempre amato eseguire con la batteria.
L’ex Fab Four ha spiegato anche che – nei tardi anni ’60 – la band era ormai divisa in due. “All’epoca era o Lennon o McCartney. Ormai l’80% delle canzoni erano scritte individualmente”. Ringo ha anche svelato che non aveva bisogno di leggere i crediti per conoscere l’autore di un brano. “Potevo dire quali fossero di John – ha ammesso – ho sempre preferito suonare quelli – avevano sempre quell’anima più rock ‘n’ roll”.