I Beatles e John Lennon hanno realizzato una serie di capolavori, nell’ambito della loro carriera, che meritano di essere sottolineati per la loro incredibile bellezza, oltre che per la grande abilità dei singoli membri della band, e che può essere – senza problema alcuno – identificato nei prodotti in questione. Parliamo di canzoni che hanno fatto la storia, che nella maggior parte dei casi hanno ottenuto un grandissimo successo e che, allo stesso tempo, risultano essere emblematiche nell’ambito della storia della musica; John Lennon ha rivelato, nel corso di una sua intervista, qual è la sua canzone preferita di sempre dei Beatles, spiegando i motivi di questa sua particolare scelta.
Le dichiarazioni di John Lennon sull’album preferito dei Beatles
Nel parlare di quale sia il suo prodotto preferito dei Beatles, John Lennon ha avuto modo di sottolineare quale sia l’album che maggiormente apprezza di tutta la discografia della formazione britannica, spiegandosi nei termini che seguono: “[Paul] voleva che fosse più una cosa di gruppo, il che significa che voleva una maggiore presenza di se stesso nel disco. Quindi non gli è mai piaciuto quell’album.”
E ancora: “Quello che stiamo cercando di fare è un rock ‘n roll’ con meno pretese filosofiche, è quello che stiamo dicendo a noi stessi. E vai avanti con il rock perché ciò che siamo veramente è, per l’appunto, rockstar. Puoi darmi una chitarra, mettermi in piedi di fronte a poche persone. Anche in studio, se mi ci metto dentro, sto solo facendo la mia vecchia parte… non proprio facendo Elvis Legs ma facendo il mio equivalente. È semplicemente naturale. Tutti dicono che dobbiamo fare questo e quello, ma ciò che facciamo è semplicemente fantastico. Sai, il solito concerto. Ecco di cosa parla questo nuovo disco. Decisamente fantastico.”
Infine, nel parlare delle registrazioni dell’album avvenute in India: La maggior parte delle sessioni di registrazione è stata scritta con la chitarra perché eravamo in India e c’erano solo le nostre chitarre. Ho una sensazione diversa su di loro. Mi mancava un po’ il piano perché scrivi in modo diverso. Suonare il piano è anche peggio, per me, di farlo con la chitarra. Non so quasi quali siano gli accordi, quindi è bene avere una tavolozza leggermente limitata, eh eh.”
Di diverso avviso è Paul McCartney, che ha sempre ritenuto The White Album come un prodotto estremamente negativo: “The White Album era l’album della tensione. Eravamo tutti nel bel mezzo della realtà psichedelica, o semplicemente ne uscivamo. In ogni caso, è stato strano. Non avevamo mai registrato con letti in studio e persone in visita per ore e ore, riunioni di lavoro e tutto il resto. C’era molto attrito. È stata l’esperienza più strana perché stavamo per rompere, era carica di tensione”.