I Queen sono una delle Rock Band più importanti di tutti i tempi. Il loro apporto sulla scena musicale moderna è straordinariamente profondo. Ad oggi, i membri del gruppo rappresentano un punto di riferimento assoluto sul panorama socioculturale contemporaneo. L’opera della band, un tempo capitanata da Freddie Mercury echeggia nel cuore e nella mente di milioni di appassionati; dimostrandosi più forte dell’inesorabilità del tempo. La memoria del Leader dei Queen rimane vivida nell’immaginario dei fan più devoti e, nel corso degli anni, i membri sopravvissuti del gruppo hanno dato luogo a diverse, efficacissime, iniziative per tenere alto il nome del gruppo. Il Biopic campione d’incassi, Bohemian Rhapsody, ne è l’esempio lampante, avendo permesso alla band di ritornare sulla bocca di tutti come negli anni d’oro.
Va comunque detto che, la volontà di Roger Taylor e Brian May di tenere in vita il nome dei Queen, non si è fermata solo agli eventi commemorativi. I due membri sopravvissuti, infatti, decisero di perpetuare il cammino del gruppo, coadiuvati da Adam Lambert. Formidabile cantante, promessa del programma American Idol. Sono passati ormai nove anni da quando l’idillio tra i Queen e Adam Lambert ebbe inizio. Dal 2011, il chitarrista e il batterista di Don’t Stop Me Now, calcano i palchi più prestigiosi di tutto il mondo con il solo obiettivo di commemorare i migliori anni di Freddie Mercury, lontani dall’idea di poterlo rimpiazzare. Di recente, Adam Lambert si è espresso ai microfoni di BBC Sounds riguardo la frustrazione che ha provato mentre muoveva i primi passi nell’iconica band dei Queen. In quest’articolo, ne abbiamo riportato le parole.
Le difficoltà riscontrate da Adam Lambert entrando nei Queen
Adam Lambert ha esordito dicendo: “Quando ho iniziato coi Queen, nel 2011, ero molto eccitato all’idea di andare sul palco con delle leggende come loro, ma il loro status mi provocava molta ansia. Ricordo di essermi chiesto molto spesso se sia loro che i fan sarebbero mai riusciti ad accettarmi“. Dopodiché, Adam ha riflettuto su una delle prime conversazioni avute con May e Taylor, in cui i due artisti l’hanno rassicurato riguardo il futuro dicendo: “Fa ciò che ritieni sia giusto, per favore sii te stesso, non pensare a come Freddie ha eseguito i brani nei dischi”.
Successivamente, Lambert ha spiegato di aver interpretato quelle parole come una sorta di semaforo verde. “Volevano essere sicuri che non provassi ad imitarlo – ha detto – Ma in realtà, non è mai stato il mio obiettivo. Eravamo tutti d’accordo nell’affermare che non sarebbe mai potuto esistere un altro Freddie Mercury. Lui era semplicemente insostituibile. Una delle prime cose che decidemmo di fare, fu di integrarlo nei nostri show, attraverso alcuni video e degli stralci della sua voce. La trovo una cosa straordinaria che, tra l’altro, influisce sul clima celebrativo delle nostre esibizioni“.
Infine, Adam Lambert ha ripensato a come sia stato, per lui, vivere i suoi primi anni nei Queen ed il modo con cui sia riuscito a superare i dubbi che lo attanagliavano. In particolare, il cantante ha rivelato di aver impiegato i primi due anni di carriera con la band a cercare di trovare sé stesso nel ruolo che ricopre e, dopodiché, a trovare il giusto bilanciamento tra la sua identità e quella immensa del gruppo.