Chiunque saprebbe riconoscere il rintocco della campana di Hell’s Bells degli AC/DC, ma in pochi sanno della sua storia e dei suoi trascorsi con la famosa band durante i loro tour mondiali.
La campana di Hells Bells
Ci sono 13 rintocchi che segnano l’inizio di Hells Bells che furono registrati presso un campanile, memoriale dei caduti della Seconda Guerra Mondiale.
John Taylor & Co. Bellfounders forgiarono la campana e incisero anche il logo della band sopra. Hells Bell pesa infatti due tonnellate ed è di bronzo; durante i concerti doveva essere calata da sopra il palco, in modo tale che Brian Johnson potesse colpirla con un martello all’inizio della canzone.
Back in Black tour
Era il 1980, quando gli AC/DC iniziarono il loro primo tour con Brian Johnson: Back in Black tour, per l’omonimo album appena uscito, dedicato a Bon Scott, morto per intossicazione acuta da alcool. Erano sul palco del Nassau Veterans Memorial Coliseum di New York, gli addetti stavano preparando la campana, che era ancora all’interno della custodia, quando cadde e sprofondò sulle tavole di legno del palco facendo spaventare tutti, tranne i membri della band.
In seguito, il pavimento fu ricostruito e la campana messa al suo posto d’onore, ma a partire dal tour di Ballbreaker (1996) verrà sostituita con una di dimensioni maggiori, ma di materiale plastico, per evitare incidenti più gravi.
Record e numeri di Back in Black
Back in Black è il settimo album registrato dagli AC/DC ed è il disco di maggior successo, con più di 50 milioni di copie vendute. Venne pubblicato circa sei mesi dopo la morte di Bon Scott. Angus Young dichiarò che fossero tutti nervosi prima dell’uscita dell’album e dei modi in cui sarebbero stati accolti dalla critica. Ciò non accadde, perché divenne il secondo album più venduto di sempre dopo Thriller di Michael Jackson.
Grazie alle 22 milioni di copie vendute solo negli Stati Uniti, divenne 22 volte disco di platino. Inoltre, rimase per 256 settimane nella Billboard 200, pur non avendo mai raggiunto la prima posizione. La copertina dell’album fu scelta totalmente nera in segno di lutto per la morte dell’ex cantante; un altro riferimento alla morte di Scott, sta nel fatto che il disco inizia con i 13 rintocchi di campana a morto, proprio di Hells Bells.