Dopo le accuse a Michael Lang, l’organizzatore di Woodstock del 69 e promotore di Woodstock 50, da parte della multinazionale giapponese Dentsu Aegis, si era finiti in tribunale. La Denstu Aegis lamentava diverse carenze dal punto di vista organizzativo, e dunque minacciava il ritiro dei propri fondi in quanto finanziatrice dell’evento. Nel giorno 16 maggio 2019 era attesa la sentenza, che infatti è arrivata.
La sentenza per le sorti di Woodstock 50
Il verdetto della Corte è arrivato puntuale, che probabilmente deciderà le sorti di Woodstock 50. Il giudice Barry R. Ostranger ha così deciso: la società multinazionale Dentsu Aegis non aveva alcun diritto di annunciare l’annullamento dell’evento, che dunque dovrebbe tenersi come prestabilito. Nonostante ciò, la Denstu Aegis non dovrà risarcire la controparte, dei soldi ritirati dai fondi (17,8 milioni di dollari), in quanto la stessa non si è mostrata all’altezza dell’impegno preso.
Questa sentenza pone fine alle voci che circolavano in questi giorni, con Woodstock 50 che non sarà annullato, ma che necessita nuovi finanziatori o rischia seriamente di scomparire. Il compito spetterà a Michael Lang che, in quanto promotore, dovrà costruire un nuovo team per confermare uno degli eventi più attesi degli ultimi anni. Il tutto mentre dovrà gestire i contratti con gli artisti che dovrebbero salire sul palco.
I problemi dell’evento
Tra i tanti problemi che l’organizzazione di Woodstock 50 ha avuto, c’è quello dei biglietti. Questi sarebbero stati rilasciati con un forte ritardo, causato dalla mancata concessione da parte del Dipartimento della Salute di New York. Con l’evento che venne dichiarato annullato, seppur non vero.
Molte sono state le voci sul possibile annullamento, alcuni parlavano di condizioni metereologiche non ideali, altri di una lineup del concerto poco degna e altri riguardanti i gravi problemi economici che affliggevano i finanziatori, impedendo l’ingaggio degli artisti precedentemente annunciati. La speranza rimane quella di trovare adesso nuovi finanziatori, per dare vita ad un grande evento di buona musica e divertimento.