Esiste un filo sottile che lega i Metallica, la band heavy metal statunitense ad Amy Winehouse, la cantante britannica scomparsa tragicamente nel Luglio del 2011. Si tratta del brano “Moth into flame”, seconda traccia del loro undicesimo album in studio “Hardwired… to Self-Destruct”.
“Amy” il documentario che ha ispirato i Metallica a scrivere Moth into flame
Moth into flame è il brano che il gruppo statunitense ha scritto dopo aver visto “Amy” , il documentario incentrato sulla vita della superstar britannica Amy Winehouse. “Guardare quel documentario è stato molto toccante. Ci ha reso molto tristi vedere una persona così allegra come Amy trasformarsi in qualcuno che cerca di evadere completamente dalla realtà. È stato quel film a spingerci a scrivere questa canzone” Ha spiegato James Hetfield, frontman dei Metallica.
“Mi ha davvero colpito quel periodo della sua vita in cui aveva sempre la stampa accampata fuori casa. I giornalisti erano pronti a scattare foto e a fare domande, come se la conoscessero. Nessuno però ha notato ad esempio quanto fosse magra.” Ha aggiunto Hetfield.
James Hetfield: la fama è come un vaso di pandora
Il leader dei Metallica ha rivelato che il brano è stato anche influenzato dalle proprie esperienze personali: “La fama può diventare qualcosa di veramente oscuro. Tutti vorrebbero un pezzetto di te. La fama è come un vaso di pandora che ti fa domandare ‘si okay e ora come faccio a tornare indietro? A diventare non-famoso.”
Non ha tutti i torti il cantante statunitense: la fama può essere un farmaco, ma anche una droga. Può essere la malattia e la cura, bisogna imparare a convivere con la fama, a conoscerla: è facile lasciarsi andare, ma non è altrettanto facile riprendersi. James Hetfield dopo aver lottato per anni contro la dipendenza è riuscito a costruirsi una solida rete di salvataggio : “Innanzitutto ho una moglie che mi prenderebbe a calci nel culo se solo ci riprovassi. E poi ci sono i miei bambini…. Loro mi dicono sempre le cose come stanno: papà hai sbagliato, sei stato uno stupido. Ed è una cosa che amo.”