Back in Black, album dedicato a Bon Scott, è uno dei più venduti di sempre, oltre che il settimo album registrato dagli AC/DC.
La storia di Back in Black
Back in Black è uscito il 25 luglio 1980, dopo la morte del famoso cantante e paroliere degli AC/DC, Bon Scott.
Dopo il successo di Highway to Hell, gli AC/DC partirono per un tour e iniziarono a sviluppare l’idea per il nuovo album. Nella notte tra il 18 e il 19 febbraio 1980, Scott si recò al Music Machine, un locale di Londra, dove, tra una bevuta e l’altra, perse i sensi. L’amico Kinnear, che era con lui nel bar, lo lasciò riposare nel sedile dell’auto.
Il giorno dopo, Bon Scott venne portato d’urgenza al King’s College Hospital, dove fu dichiarato morto dal suo medico per intossicazione acuta dovuta all’alcol. Le registrazioni dall’album partirono nell’aprile 1980, anche se l’album fu inciso alle Bahamas. Il gruppo ebbe molti problemi per via delle violente tempeste tropicali nell’isola e un cortocircuito agli impianti di registrazione, tanto da portare la band a chiamare un ingegnere per aggiustare il guasto. E’ stata poi scelta la copertina nera e Hells Bells come prima canzone, famosa per il suono delle sue campane, in segno di lutto per la morte prematura dell’ex cantante.
Vendite e certificazioni di Back in Black, album da record
Il disco ha suscitato tanto scalpore tra i fan dell’hard rock e dell’heavy, che hanno determinato il suo primo posto nelle classifiche di cinque paesi diversi: Australia, Canada, Francia, Regno Unito e Svizzera.
Back in Black è l’album più famoso degli AC/DC, grazie alle sue note dure e decise in grado di far suscitare emozioni indescrivibili. Ha venduto più di 55 milioni di copie in tutto il mondo, di cui 22 milioni negli Stati Uniti, e si è classificato al numero 77 nella classifica dei 500 migliori album del mondo stilata dalla rivista Rolling Stone. E’ salito, infine, al secondo posto negli album più venduti, avendo davanti solo Thriller di Michael Jackson.
Gli AC/DC e i provini di Brian Johnson
Dopo la morte di Bon Scott, il gruppo non era convinto di voler continuare la carriera senza il loro braccio destro. Dopo il funerale, i loro parenti e amici li spronarono e li convinsero ad andare avanti in onore del loro amico. Su consiglio di Malcolm Young, scelsero Brian Johnson, un cantante di origini italiane già componente del gruppo glam rock chiamato Newcastle Geordie. Dopo molti provini, il gruppo ufficializzò l’entrata di Johnson nel gruppo, incidendo con loro altri 9 album dopo Back in Black.